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Carcere, a Bari lo sportello d’ascolto per i familiari dei detenuti in Puglia

Il Garante riceverà i parenti dei reclusi

Uno sportello d’ascolto per i familiari dei detenuti. L'emergenza legate al sovraffollamento delle carceri pugliesi ed i numerosi disagi che si registrano all'interno delle strutture penitenziarie, ha spinto il Consiglio della Regione Puglia ad attivare a Bari, in via Unità d’Italia 24/c, un punto informativo a disposizione dei familiari di quanti vivono in regime di restrizione delle libertà personale. E lo sportello sarà curato direttamente dal Garante regionale dei detenuti, Pietro Rossi, che riceverà il pubblico il martedì dalle ore 15,30 alle 17,30, il mercoledì dalle 10,00 alle 12,00 e il giovedì dalle 15,00 alle 17,00. Del resto, secondo quanto denunciato dall’Osapp "la Puglia è una regione che potrebbe ospitare solo 2.459 detenuti mentre ne contiene 4.315, di cui 216 donne. Viceversa, la polizia penitenziaria è composta da 2.404 unità ma ne servirebbero almeno altre 600". Sovraffollamento e disagio, dunque, sono le parole più usate dall’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria che sta girando in lungo e in largo le province pugliesi per "denunciare una situazione preoccupante che accomuna detenuti e poliziotti delle undici sedi carcerarie presenti nella regione" spiega Domenico Mastrulli, vice segretario generale nazionale dell’Osapp.
INIZIATIVE IN TUTTA LA PUGLIA - Proprio sulla scia di questi numeri impressionanti, quindi, mercoledì 10 ottobre, alle 10,30, nella sala Finocchiaro, al primo piano del palazzo del Consiglio regionale a Bari, si terrà una conferenza stampa del garante regionale dei detenuti, Pietro Rossi. Sarà tenuta in contemporanea sul territorio nazionale, su iniziativa del Coordinamento nazionale dei garanti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà, per “denunciare nuovamente l’intollerabilità della situazione carceraria e sollecitare interventi urgenti e indilazionabili per mettere fine a questo stato di illegalità”. Ma non solo. Perché alla stessa ora diverse iniziative verranno organizzate in ogni città dove operano i garanti e convergeranno verso una piattaforma comune per superare le criticità nei singoli istituti di pena. Quella promossa dall’Ufficio del garante della Regione Puglia ed autorizzata dal Ministero, è rivolta ai familiari, specie i più piccoli, in visita ai detenuti. Organizzazioni di volontariato porteranno i propri operatori (animatori, artisti, prestigiatori, clown) nei penitenziari di Bari, Foggia, Lecce e Taranto, per animare l’attesa dei colloqui./ c
CHI E' IL GARANTE DEI DETENUTI - Al Garante regionale è affidata la protezione e la tutela non giurisdizionale dei diritti delle persone presenti negli istituti penitenziari, negli istituti penali per minori, nei centri di identificazione ed esplosione e nei centri di accoglienza per i richiedenti asilo, nelle strutture sanitarie. Il Garante promuove la cultura dei diritti e sostiene iniziative a favore del coinvolgimento e della partecipazione attiva delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà
LA SITUAZIONE  DELLE CARCERI FOGGIANE– Che la situazione attuale per detenuti e polizia penitenziaria delle carceri foggiane non sia delle migliori lo confermano i dati forniti dall’Osapp. Il Penitenziario di Foggia, per esempio, potrebbe ospitare regolarmente solo 371 detenuti mentre ad oggi ne accoglie 720, di cui 40 donne. Inoltre, nella sede penitenziaria di viale delle Casermette “da tempo manca la presenza di due vice-direttori penitenziari, di tre del Ruolo dei Commissari con Funzioni di Comandante, vice Comandante di reparto e Coordinatore Nucleo Traduzioni e Piantonamenti”. Ma non solo. Il disagio del sovraffollamento, infatti, riguarda anche i 310 poliziotti del penitenziario “sotto organico di circa 80 unità, con un consumo di lavoro straordinario pari a 48.121mila ore” spiega Mastrulli. A San Severo, invece, il cui carcere ospita detenuti di criminalità attenuata, la capienza regolare è di 64 unità, mentre ad oggi si arriva a 95 persone; il personale di polizia è composto da sole 70 unità. A Lucera, invece, dove sono rinchiusi detenuti con varie tipologie delinquenziali locali, a fronte di una disponibilità regolare di 156 unità si supera quota 230; il personale di polizia è di 104 unità ma ne servirebbero almeno altre 20.

di Redazione 


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