A digiuno per protestare contro l’insostenibile situazione sanitaria, igienica e climatica che vivono in carcere. Soprattutto, per richiamare l’attenzione delle istituzioni sul problema del sovraffollamento. Anche i detenuti del penitenziario di Foggia hanno aderito alla forma di protesta nazionale avviata nelle carceri italiane e da tre giorni si stanno astenendo dal vitto dell’amministrazione con il ‘rito del silenzio’, un modo pacifico per sollecitare soluzioni alle 'invivibili' situazioni di affollamento. Il penitenziario di Foggia non è esente da questi problemi. La casa circondariale di Foggia, infatti, ospita oltre 700 detenuti contro una capienza regolare di 370 posti ed un personale “di polizia di 298 unità contro una richiesta d’emergenza di almeno altre 80 unità e diretta da un solo direttore” aveva denunciato nei giorni scorsi il Sindacato di Polizia OSAPP.
IL VITTO AI POVERI DELLA CARITAS - Con il caldo di questi giorni e le alte temperature dei mesi estivi, inoltre, la vita in carcere diventa sempre più dura. Specialmente, se in celle ideate per accoglierne quattro, sono costretti a convivere fino a otto detenuti. Senza contare che, per via del sovraffollamento, è più difficile accedere ai posti di lavoro previsti all’interno delle strutture carcerarie e a tutti i servizi. Di qui, la decisione dei reclusi foggiani di partecipare alla manifestazione di protesta. Una protesta che non manca di guardare anche alle altrui sofferenze. I detenuti, infatti, hanno deciso di destinare il vitto alla mensa per i poveri del Conventino gestito dalla Caritas diocesana di Foggia-Bovino. Un’idea per contribuire alle attività della struttura e per aiutare quanti, come loro, vivono in una situazione di difficoltà. Una parte del vitto, inoltre, è stata donata anche ai migranti di 'Casa Speranza' di Borgo Mezzanone, che offre ospitalità ed accoglienza ad una decina di rifugiati politici. Le proteste dei detenuti, comunque, dovrebbero andare avanti fino al 22 luglio. Ma non è escluso che nei prossimi giorni saranno messe in atto altre iniziative di sensibilizzazione.