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Carcere di Foggia, nuovo tentato suicidio. L'allarme degli agenti: "Siamo alle pezze"

Ha provato a impiccarsi, ricoverato in ospedale

Un nuovo tentato suicidio nel carcere di Foggia: un giovane detenuto ha provato a impiccarsi ed è il sesto episodio del genere nelle carceri pugliesi dall’inizio dell’anno.
LA VICENDA. A spiegare la dinamica è un comunicato stampa del CO.S.P (Coordinamento Sindacale Penitenziario): “Alle ore 8.10 circa, durante il controllo ispettivo svolto nei reparti, è stato rinvenuto e tratto immediatamente in salvo dalla Polizia Penitenziaria del Reparto un detenuto cittadino straniero a nome P. E. trovato nel vano bagno della cella di ubicazione, quasi privo di sensi, semiseduto con un cappio al collo ricavato dal lembo dalla propria camicia e da lacci usuali per scarpe legati a loro volta alle inferriate della finestra del bagno”. Il giovane è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Foggia
LE EMERGENZE. Come spiega il segretario generale del CO.S.P Domenico Mastrulli, “proprio a Foggia, sono state poi portate all’attenzione dei vertici Nazionali del Dipartimento e di quello Regionali, difficoltà negli organici di polizia penitenziaria e del Comparto Civili Ministeri, situazioni di precarietà nell’uso quotidiano delle docce da parte dei 548 uomini e 19 donne. La Polizia Penitenziaria che si affermerebbe intorno alle 290 unità opera in continuo affanno per la vigilanza e la sicurezza dell’Istituto e sotto scorta a volte per le traduzioni dei detenuti”.
 
"RIDOTTI ALLE PEZZE". Infine, una nota polemica. “Per quanto tempo ancora – si interroga Mastrulli - dobbiamo assistere ad un taglio considerevole di risorse umane, mezzi e stanziamenti economici per gli operatori della Sicurezza e dell’Amministrazione Penitenziaria, oramai ridotti alle ‘pezze’?”

di Redazione 


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