Il pensiero di una dipendente di Sanità Più, a poche ore dall'ennesimo attentato
Sceglie di restare anonima, ma ha avuto il grande coraggio di rivolgersi direttamente ai mafiosi. A poche ore dall'ennesimo attentato subito da Sanità Più, una dipendente ha scritto un pensiero in "merito al gesto insulso contro l'azienda", parlando proprio a chi di quell'agguato è mandante o autore. Lo ha indirizzato anche alla nostra redazione, lasciando a noi la scelta se pubblicarlo o meno. Ovviamente, abbiamo deciso di pubblicarlo.
IL PENSIERO.Caro Mafioso, ancora una volta hai colpito la mia famiglia..si! Sanità più, è la mia famiglia, la mia seconda casa, e soprattutto il pane quotidiano dei miei figli che ogni giorno ricevono un pasto caldo, proprio grazie a quelle persone contro cui ti sei tanto accanito.
Il tuo ennesimo gesto insulso ha suscitato in me rabbia e repulsione, contro di te e contro tutto quello che rappresenti.
Sai caro Mafioso stai seminando male, dove loro dando lavoro alla povera gente come me spargono amore... Sai loro hanno qualcosa che tu non avrai mai: l'amore per il prossimo, per i poveri, per tutte le famiglie che come me devono portare il pane a casa, far studiare i propri figli. E si, io arrivo a fine mese sollevata da tutto questo, perché Sanità più è la mia salvezza, e di tutto il loro personale.
Tutto questo ha un solo nome: AMORE. Cosa c'entri tu in tutto questo splendore che non avrai mai, neanche con tutti i soldi del mondo? Sai, quando io torno a casa, dopo una giornata di lavoro, i miei figli mi guardano orgogliosi... Mi chiedo se tu abbassi lo sguardo quando guardi negli occhi i tuoi, sapendo il male gratuito che fai.
Smettila di colpire la mia famiglia, i miei fratelli, i miei amici, i miei superiori, con i tuoi gesti disumani colpisci anche il cuore di tutti noi.
Che Dio ti perdoni per il male che fai e che invece doni tanta forza e coraggio ai miei datori di lavoro che sanno di dover essere forti per loro e per tutti noi... Una dipendente
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