"Caschetti gialli" sparsi a terra, come simbolo pacifico e silenzioso della protesta, imprenditori edìli e maestranze dei cantieri di Capitanata per manifestare (sensibilizzando istituzioni locali e opinione pubblica) contro la crisi del comparto delle costruzioni, che, con punte drammatiche nel foggiano, sta investendo in maniera fortemente negativa aziende e famiglie coinvolte nel settore e nel suo indotto. Una manifestazione, quella svoltasi stamattina a Foggia, del tutto simile a quella barese di qualche giorno fa.
Così i rappresentanti dell'Ance Foggia (associazione dei costruttori) e dei sindacati Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil hanno consegnato al prefetto un documento unitario per accendere i riflettori sui nodi più ostici che attanagliano il comparto edilizio e che occorre al èiù presto sciogliere per uscire dalla crisi.
"I caschetti gialli 'a terra' stanno a rappresentare la condizione in cui versa attualmente l'edilizia italiana e foggia'. Tra le priorità, per risalire la china di questa situazione, chiediamo lo snellimento della burocrazia e la necessaria partecipazione di tutti i comuni della provincia di Foggia alla Stazione unica appaltante. " ha affermato stamattina Gerardo Biancofiore, presidente dell'Ance Foggia.
Nel documento presentato oggi al prefetto, tante altre le questioni e le richieste avanzate dai rapresentanti del comparto edìle: apertura dei cantieri; patto di stabilità; abolizione del massimo ribasso; pagamenti della pubblica amministrazione; imu; credito alle imprese e alle famiglie; legalità e sicurezza; lotta all'evasione fiscale e contributiva; infrastrutture ed edilizia sostenibile.
"Caschetti gialli" sparsi a terra, come simbolo pacifico e silenzioso della protesta, imprenditori edìli e maestranze dei cantieri di Capitanata per manifestare (sensibilizzando istituzioni locali e opinione pubblica) contro la crisi del comparto delle costruzioni, che, con punte drammatiche nel foggiano, sta investendo in maniera fortemente negativa aziende e famiglie coinvolte nel settore e nel suo indotto.
LA MANIFESTAZIONE. Una manifestazione, quella svoltasi stamattina a Foggia, del tutto simile a quanto già avvenuto a Bari qualche giorno fa e precedentemente in altre città d'Italia.
Così i rappresentanti dell'Ance Foggia (associazione dei costruttori) e dei sindacati Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil hanno consegnato al prefetto un documento unitario per accendere i riflettori sui nodi più ostici che attanagliano il comparto edilizio e che, a parere loro, occorre al più presto sciogliere per uscire dalla crisi.
LE RICHIESTE DEL COMPARTO EDILIZIO. "I caschetti gialli 'a terra' stanno a rappresentare la condizione in cui versa attualmente l'edilizia italiana e foggiana. Tra le priorità, per risalire la china di questa situazione, chiediamo lo snellimento della burocrazia e la necessaria partecipazione di tutti i comuni della provincia di Foggia alla Stazione unica appaltante", ha affermato stamattina Gerardo Biancofiore, presidente dell'Ance Foggia.
Nel documento presentato oggi al prefetto, tante altre le questioni e le richieste avanzate dai rappresentanti del comparto edìle: apertura dei cantieri; patto di stabilità; abolizione del massimo ribasso; pagamenti della pubblica amministrazione; imu; credito alle imprese e alle famiglie; legalità e sicurezza; lotta all'evasione fiscale e contributiva; infrastrutture ed edilizia sostenibile.