Limosani e cuori pulsanti: hanno perso tutti. Anzi, abbiamo...
Hanno perso tutti, anzi abbiamo. Nella vicenda Limosani, tralicci e cuori pulsanti, nessuno può ritenersi vincitore. E anche chi giudicava inadeguata l'opera dell'artista - la cui fama internazionale non sarà intaccata da questo incidente di percorso -, non può esultare per il finale della storia.
LIMOSANI. In primis, ha perso proprio l'artista. Non deve essere certo una bella sensazione quella di vedere una propria opera quasi ridicolizzata, diventando oggetto di quelle che Limosani, nella lettera alla sindaca, definisce "illazioni inaccettabili e speculazioni politiche". I cuori pulsanti che "non devono abbellire ma far riflettere" si sono infranti in una bagarre mediatica a cui "è mancata - altere parole di un affranto Limosani - una comunicazione compensatoria basata su fatti verificati, necessaria per un giudizio corretto dell'opinione pubblica".
I MECENATI. Hanno perso i dieci mecenati misteriosi o "ingenui", come li definisce Pippo Cavaliere in una serie di considerazioni che evidenziano inoltre un aspetto fondamentale: la raccolta fondi sarebbe comunque passata al vaglio della normativa antiricilaggio. Una risposta a una delle accuse, ovvero che gli imprenditori finanziatori non fossero 'noti', palesando il dubbio che potessero avere rapporti - e quindi conflitti di interessi - con il Comune. Resta il fatto che con i soldi propri ognuno fa quello che vuole (e il finanziare opere d'arte è una delle più antiche e virtuose forme di contributo alla vita della comunità) e, comunque, si è soggetti a critica: se ti esponi lo fai per pubblicità/visibilità e se non lo fai, hai degli scheletri nell'armadio.
L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE. Ha perso il Comune che si era "ingrippato" - non c'è altro termine che renda meglio - sull'opera e sulla sua collocazione incartandosi, però, nei passaggi che avrebbero dovuto legittimare il piazzamento al Parco Campi Diomedei: la costituzione del comitato scientifico (a pagamento) che avrebbe dovuto suggerire il luogo ideale in cui installare i cuori pulsanti è stata la ciliegina su una torta che si è poi sciolta miiseramente.
LE DISCUSSIONI. Hanno perso i tifosi dell'opera ma, al contempo, anche i detrattori a priori: come spesso accade si è scatenata una rivalità da campanile che ha lasciato poco spazio e tempo alla critica costruttiva, relegandosi a becero scontro di 'pancia'. E, in qualche caso abbiamo perso anche noi come categoria giornalistica, avallando troppo la radicalizzazione dello scontro senza entrare dettagliatamente nel merito.
IL FUTURO. In questa partita senza vincitori, c'è però un aspetto positivo: si è creato un precedente (brutto o bello si vedrà), che indica una questione da risolvere. Se ci fosse un altro 'caso Limosani' come bisognerebbe agire? I cuori pulsanti sono uno spartiacque per la politica culturale e l'arricchimento artistico della città. i tralicci non verranno piazzati nei Campi Diomedei, ma possono contribuire a portare, indirettamente, nuova energia (culturale) a Foggia.
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