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Caso Metropol, il Tar della Puglia sospenda la revoca della Prefettura

Soddisfazione del sindacato: "Evitata bomba sociale"

Se ne riparlerà il prossimo 27 marzo, con una nuova camera di consiglio. Intanto, il Tar pugliese ha bocciato la decisione della Prefettura di Foggia che, a dire del sindacato Usppi e dei vertici della società di vigilanza Metropol, metteva a rischio licenziamenti 270 lavoratori foggiani.
 
Il Prefetto di Foggia, Luisa Latella, aveva revocato la licenza all'istituto di vigilanza, a seguito delle inchieste delle forze dell'ordine le quali, alcune settimane fa, avevano tratto in arresto due guardie giurate della Metropol e lo stesso responsabile Michele Laccetti (ex ispettore capo della Polizia), con l'accusa di “vendere” posti di lavoro al prezzo di 12mila euro a richiedente (LEGGI). A dire del sindacato, la revoca avrebbe causato una vera e propria “bomba sociale”, portando sul lastrico 270 famiglie. 
 
“Non  ci sono istituti di vigilanza che hanno capacità economiche e finanziare per 270 vigilantes, ed a questo punto la Prefettura sarebbe stata costretta a chiudere una serie di istituti non in regola con il Fisco ma soprattutto incapaci di onorare il pagamento degli stipendi”. È solo una parte della nota a stampa lanciata dal sindacato Usppi, a poche ore dalla decisione del Tar e che, quanto meno, getta una serie di ombre sul modo di operare degli istituti di vigilanza, come si evince dal seguente passaggio: “Viste le motivazioni adottate nella revoca, ci aspettiamo che la Prefettura faccia chiarezza anche su altri Istituti di Vigilanza che certamente non sono in regola come Metropol, e che non hanno avuto in questi anni tutti i controlli fatti allo stesso istituto di vigilanza, su questo ora presteremo massima attenzione”.
 
A dire di Massimilino Di Fonso, infine, alla base di tutta questa attenzione da parte delle istituzioni nei confronti della società di vigilanza in questione, ci sarebbe una chiara strategia non meglio esplicitata: “Era la terza volta – si legge ancora – che il Governo Territoriale ed i propri funzionari provavano a togliere la Licenza a Metropol e siamo certi che dietro c’era una strategia occulta. Ci auguriamo – conclude - che adesso gli atti vengano passati in Procura per verificare responsabilità e fare chiarezza”.
Se ne riparlerà il prossimo 27 marzo, con una nuova camera di consiglio. Intanto, il Tar pugliese ha bocciato la decisione della Prefettura di Foggia che, a dire del sindacato Usppi e dei vertici della società di vigilanza Metropol, metteva a rischio licenziamenti 270 lavoratori foggiani.
DOPO L'INCHIESTA E GLI ARRESTI, "LA BOMBA SOCIALE". Il Prefetto di Foggia, Luisa Latella, aveva revocato la licenza all'istituto di vigilanza, gettando nel caos la situazione lavorativa di 270 lavoratori, senza stipendio esattamente da dicembre e proprio a causa del provvedimento preso dalla Latella (stipendi che, tiene a sottolineare il sindacato, dopo la decisione del Tar verranno sbloccati). Una vera e propria "Bomba sociale" che, tra le altre cose, si sarebbe aggiunta alla notizia di qualche settimana fa, la quale aveva già portato la Metropol "sotto i riflettori" a seguito delle inchieste delle forze dell'ordine. Il riferimento, pertanto, è agli arresti delle due guardie giurate della Metropol e dello stesso responsabile Michele Laccetti (ex ispettore capo della Polizia), con l'accusa di “vendere” posti di lavoro al prezzo di 12mila euro a richiedente (LEGGI).
"ALTRI ISTITUTI DI VIGILANZA NON IN REGOLA COME METROPOL". “Non  ci sono istituti di vigilanza che hanno capacità economiche e finanziare per 270 vigilantes, ed a questo punto la Prefettura sarebbe stata costretta a chiudere una serie di istituti non in regola con il Fisco ma soprattutto incapaci di onorare il pagamento degli stipendi”. È solo una parte della nota a stampa lanciata dal sindacato Usppi, a poche ore dalla decisione del Tar e che, quanto meno, getta una serie di ombre sul modo di operare degli istituti di vigilanza, come si evince dal seguente passaggio: “Viste le motivazioni adottate nella revoca, ci aspettiamo che la Prefettura faccia chiarezza anche su altri Istituti di Vigilanza che certamente non sono in regola come Metropol, e che non hanno avuto in questi anni tutti i controlli fatti allo stesso istituto di vigilanza, su questo ora presteremo massima attenzione”.
UNA STRATEGIA OSCURA. A dire di Massimilino Di Fonso (segretario confederale), infine, alla base di tutta questa attenzione da parte delle istituzioni nei confronti della società di vigilanza in questione, ci sarebbe una chiara strategia non meglio esplicitata: “Era la terza volta – si legge ancora – che il Governo Territoriale ed i propri funzionari provavano a togliere la licenza a Metropol e siamo certi che dietro c’era una strategia occulta. Ci auguriamo – conclude - che adesso gli atti vengano passati in Procura per verificare responsabilità e fare chiarezza”.

di Redazione 


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