"Pronto, abbiamo recuperato il suo Ciao...": ritrovato sui Monti Dauni un motorino rubato nel 1998 a Salerno
Singolare e inaspettato ritrovamento ad opera dei carabinieri della stazione di
Celenza Valfortore. Tra accertamenti su strada, controlli a mezzi e persone sospette e attività perlustrativa, svolta all’interno del piccolo centro che si affaccia sulla diga di Occhito, i militari si sono imbattuti in un “pezzo” oramai storico: un cinquantino di altri tempi, un Piaggio “Ciao” che non poteva non destare la loro attenzione.
LA VICENDA. Incuriositi dalla presenza su strada del ciclomotore che rappresenta ormai quasi un cimelio, i carabinieri sono stati ulteriormente colpiti dalle parole del conducente del mezzo: aveva inizialmente raccontato ai militari che si trattava di una semplice “bicicletta”. I carabinieri hanno perciò deciso di operare un accurato controllo: incrociando numero di telaio e banche dati in uso alle forze di polizia, sono riusciti a scoprire che si trattava di un ciclomotore rubato al suo legittimo proprietario nel lontano 1998, a Salerno.
LA CHIAMATA. Incredulo e anche un po’ commosso, l’uomo, oramai 50enne, impiegato, ha ricevuto la notizia dai carabinieri di Celenza e non ha esitato un attimo: dopo la chiamata si è presentato presso la caserma del piccolo borgo dauno, dove, con gli occhi lucidi ed evidente emozione, non ha resistito alla tentazione di balzare nuovamente in sella dopo oltre 23 anni.
“E’ stato come tornare indietro nel tempo”, è stato il suo primo commento. Proseguono nel contempo gli accertamenti dei militari volti a comprendere come abbia fatto il ciclomotore, a distanza di molti anni, a trovarsi così lontano dal luogo in cui si era verificato il furto.
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