NEWS
Stampa questa pagina
LA TENSIONE. Ma se il presidente del Consiglio comunale di Foggia è attivo e operativo alla ricerca di voti, ad agitare la compattezza del centrodestra ci pensa Giuseppe Mainiero, che contesta quello che è stato ribattezzato ormai il ‘lodo Landella: l’articolo 3 del Codice etico recita che “al fine di non compromettere i principi di coesione ed unità del centrodestra, tutti i candidati e i soggetti politici interessati alle elezioni amministrative 2019, né durante le primarie, né durante la competizione elettorale per le elezioni comunali 2019, potranno confrontarsi sulla gestione e sugli atti amministrativi prodotti dalla amministrazione in carica, in maniera costruttiva e non denigratoria, così da dare prova concreta di vera coesione della coalizione”. In sostanza, dopo quasi una intera legislatura in cui Mainiero ha tuonato contro Landella, ora l’esponente dei Fratelli d’Italia sarebbe costretto a restare in silenzio proprio nel mese di campagna elettorale. E assicurare l’appoggio all’attuale sindaco, qualora Landella dovesse risultare vincente alle primarie.
"L'INCESTO POLITICO". Una prospettiva che agita Mainiero, il quale oggi chiama in causa quel “fine statista di Caroppo”. “L’Udc – scrive Mainiero - il 24 febbraio, nello stesso giorno, partecipa a Foggia alle primarie del centrodestra e a quelle del centrosinistra per la scelta del candidato presidente della regione! I due forni che non passano mai di moda. Con il centrodestra, quello vero, che fa da spettatore a questo capolavoro di trasformismo, ormai praticato senza neppure provare un po' di vergogna! Vogliamo capire che le primarie, con lega e FdI a Foggia, aperte a Landella e la sua nuova maggioranza, sono un ‘incesto’ politico privo di qualsiasi realismo politico?”
VERSO LE ELEZIONI/Centrodestra, Miranda in piena campagna elettorale, Mainiero tuona: "Aprire le primarie a Landella e sua maggioranza è incesto politico"
L’incontro con i giovani della Lega nella sede di viale XXIV Maggio. Stamattina una passeggiata tra via Arpi e centro storico. Giovedì negli spazi di via Tugini. Luigi Miranda, candidato per la Lega alle primarie per la scelta del candidato sindaco del centrodestra, è in piena campagna elettorale.
LA TENSIONE. Ma se il presidente del Consiglio comunale di Foggia è attivo e operativo alla ricerca di voti, ad agitare la compattezza del centrodestra ci pensa Giuseppe Mainiero, che contesta quello che è stato ribattezzato ormai il ‘lodo Landella: l’articolo 3 del Codice etico recita che “al fine di non compromettere i principi di coesione ed unità del centrodestra, tutti i candidati e i soggetti politici interessati alle elezioni amministrative 2019, né durante le primarie, né durante la competizione elettorale per le elezioni comunali 2019, potranno confrontarsi sulla gestione e sugli atti amministrativi prodotti dalla amministrazione in carica, in maniera costruttiva e non denigratoria, così da dare prova concreta di vera coesione della coalizione”. In sostanza, dopo quasi una intera legislatura in cui Mainiero ha tuonato contro Landella, ora l’esponente dei Fratelli d’Italia sarebbe costretto a restare in silenzio proprio nel mese di campagna elettorale. E assicurare l’appoggio all’attuale sindaco, qualora Landella dovesse risultare vincente alle primarie.
"L'INCESTO POLITICO". Una prospettiva che agita Mainiero, il quale oggi chiama in causa quel “fine statista di Caroppo”. “L’Udc – scrive Mainiero - il 24 febbraio, nello stesso giorno, partecipa a Foggia alle primarie del centrodestra e a quelle del centrosinistra per la scelta del candidato presidente della regione! I due forni che non passano mai di moda. Con il centrodestra, quello vero, che fa da spettatore a questo capolavoro di trasformismo, ormai praticato senza neppure provare un po' di vergogna! Vogliamo capire che le primarie, con lega e FdI a Foggia, aperte a Landella e la sua nuova maggioranza, sono un ‘incesto’ politico privo di qualsiasi realismo politico?”
Contenuto sponsorizzato
di Redazione
COMMENTI
Regolamento