"Preferiamo fare a meno di personaggi ambigui che hanno utilizzato l'Unione di Centro solo a fini personali".
LA VISITA DI CASINI IN CAPITANATA. Non usa mezzi termini il segretario provinciale dell'Udc, Angelo Cera, in merito "a chi ha cercato scientificamente di creare caos in concomitanza con la visita in Capitanata di Pierferdinando Casini (ospite della Festa dell’Unione di Capitanata), con l'intento di far apparire un quadro preoccupante all'interno dell'Unione di Centro, nonostante le scorse elezioni amministrative abbiano mostrato un partito vivo rispetto ai dati delle politiche".
"EX PRIVI DI CONSENSO POPOLARE". Proprio a proposito della tornata nazionale elettorale dello scorso febbraio, il massimo esponente provinciale dello scudocrociato precisa che chi ha lasciato l'Udc "sono quelle stesse persone che, candidate nella lista dell'Unione di Centro, a Foggia città hanno fatto registrare un magrissimo risultato. Evidentemente questi signori sono privi di consenso popolare, ed hanno pensato di aderire all'Udc solo per ottenere ruoli politici negli enti comunali, pur di trattare a tutto campo posizioni personali fuori da ogni logica di partito.
"NOI NON PAGHIAMO PREBENDE". Non è certo l'Unione di Centro a doversi preoccupare – spiega Angelo Cera –, ma certi personaggi che intorno hanno il vuoto assoluto e che forse non hanno votato neanche per la lista in cui erano candidati. Ciò nonostante l'Udc prende atto di questa amara vicenda, pur nella consapevolezza di essere la più forte a livello regionale, e si stringe attorno al segretario nazionale Lorenzo Cesa, grazie al quale è riuscita a sopravvivere. A questo punto viene spontaneo chiedersi – conclude il segretario provinciale – se abbiano mai realmente fatto parte del progetto Udc coloro che ora hanno l'appoggio di chi continua a mestar nel torbido, nonostante le querele per diffamazione a mezzo stampa. Certi atteggiamenti non riusciranno a colpire un partito che vive di stenti e del sacrificio di pochi amici, e che quindi non è in condizione di poter pagare prebende a nessuno".