È di 7 Daspo urbani il bilancio dell’operazione condotta, sabato mattina, dalla Polizia
Locale di Cerignola, guidata dal comandante Michele Dalessandro, per garantire la
sicurezza all’interno del Parco Mezzaluna.
I MOTIVI. A motivare l’intervento le numerose segnalazioni di cittadini, preoccupati dalle
scorribande di scooteristi sui marciapiedi e tra le aiuole che mettevano a repentaglio
l'incolumità di famiglie e bambini.
L'operazione, svolta con discrezione e professionalità, ha visto l'impiego di 3 auto
civetta con personale in borghese, 2 agenti motociclisti e un’auto di istituto a supporto.
Diverse le motivazioni dei 7 daspo urbani: 2 contestazioni per circolazione senza casco
con altrettanti sequestri dei mezzi; 4 violazioni per circolazione su area pedonale; una denuncia all'autorità giudiziaria per possesso di sostanze stupefacenti.
L'ATTENZIONE. "L'operazione di sabato - spiega l'assessora alla Sicurezza Teresa Cicolella - è un segnale forte della nostra attenzione alla sicurezza dei
cittadini, in particolare dei più piccoli. È fondamentale presidiare costantemente i nostri parchi urbani, luoghi di
aggregazione e svago e non di pericolose scorribande e di spaccio. Ringrazio la Polizia
Locale per l'impegno profuso al servizio della comunità e del rispetto delle norme che
regolano un’ordinata convivenza".
Il sindaco Francesco Bonito plaude all'azione condotta dalla Polizia Locale: "Esprimo il
mio vivo apprezzamento per l'operazione di sabato, che dimostra ancora una volta la
dedizione e l'efficienza dei nostri agenti. Invierò una lettera di encomio ufficiale al
comandante Dalessandro e a tutti gli operatori che hanno partecipato al controllo. La
sicurezza dei cittadini è una priorità assoluta per l’Amministrazione e continueremo a
lavorare per ottenere una città vivibile, a misura di bambini e famiglie".
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.