Stampa questa pagina

Cessate il fuoco a Gaza, il Coordinamento per la Pace chiede una mozione in Consiglio Comunale

Lunedì 26 febbraio alle 11 il Coordinamento Capitanata per la Pace si recherà in Comune per protocollare la richiesta di inserire al primo punto all'ordine del giorno del prossimo Consiglio una mozione sul “cessate il fuoco” a Gaza. La richiesta verrà presentata alla Presidente del Consiglio comunale, alla Conferenza dei capigruppo e a tutti/e i/le Consiglieri/e comunali.

COME ALTRI COMUNI. “Crediamo - scrivono i pacifisti - che non si debba perdere un'importante occasione per consentire in tempi adeguati anche al Consiglio comunale di Foggia di condannare - come hanno fatto altri Comuni della provincia, della Puglia e d'Italia - la pulizia etnica, l'apartheid e le violazioni dei diritti umani perpetrate da oltre 75 anni a danno del popolo palestinese, così come ogni azione terroristica a danno dei civili, da qualsiasi parte essa provenga.

LA MOZIONE RIMANDATA. “Proprio in riferimento alle pratiche genocidarie in atto nei confronti della popolazione di Gaza (oltre 30.000 morti, tra cui molte migliaia di bambini/e) lamentiamo - proseguono dal Coordinamento - la carente sensibilità della Conferenza dei capigruppo che non ha inteso discutere in tempi congrui la mozione per il Cessate il fuoco presentata tempo fa alla Sindaca e all'assessore De Santis, che si è fatto parte attiva per la sua presentazione in Consiglio comunale. La mozione risulta infatti esclusa dall'ordine del giorno, composto da ben 25 punti, del prossimo Consiglio comunale del 27 febbraio.

L'UCRAINA. L'iniziativa arriva a due anni dall'attacco della Russia all'Ucraina, ultimo atto di una guerra a bassa intensità iniziata circa un decennio fa e oggi come allora, nell'ambito della "Giornata nazionale di mobilitazione per il cessate il fuoco in Palestina ed Ucraina". “Condanniamo fermamente - scrivono dal Coordinamento - la decisione di Putin di scatenare una guerra che ha prodotto non solo centinaia di migliaia di militari morti sui due fronti, distruzione e vittime tra la popolazione civile ucraina, ma anche un ulteriore peggioramento delle libertà in una Russia in cui la repressione e le violazioni dello stato di diritto - come quelle che hanno condotto alla morte in carcere di tanti oppositori, tra cui Navalny - sono all'ordine del giorno”.

NON SOLO PUTIN. “Putin, però - prosegue la nota - non va considerato l'unico responsabile di questa follia criminale, poiché anche la NATO, gli Stati Uniti, l'Unione Europea e l'Italia hanno alimentato un 'conflitto per procura' con la Russia che probabilmente farà sprofondare l'Ucraina in una da tanti già preannunciata disfatta militare. A nostro parere i veri eroi sono gli obiettori di coscienza ed anche coloro che decidono  di disertare e/o di fuggire all'estero, stravolgendo comunque le proprie vite. L'unica vittoria che i governi delle grandi potenze mondiali dovrebbero perseguire è l'immediato stop alle ostilità e la ripresa della via diplomatica dei negoziati. Quelli di Istanbul furono interrotti nel marzo 2022 a causa dell'insensata convinzione occidentale di far prevalere militarmente l'Ucraina inondandola di armamenti anche  offensivi”.

LA MARCIA DELLA PACE. Anche per questa rilegittimazione della guerra come strumento di risoluzione dei conflitti tra Stati, il Coordinamento provinciale Capitanata per la Pace invita tutte le cittadine ed i cittadini della Puglia a partecipare alla XII Marcia per la Pace Emmaus-Amendola del prossimo 14 aprile, confermando il desiderio di pace diffuso tra la maggioranza della popolazione italiana che reclama l'interruzione dell'invio di armi all'Ucraina, come attestato da recenti sondaggi. Prossimamente sarà diffuso il programma della seconda edizione della "Due giorni di pace" in cui, oltre alla marcia, ci saranno un concerto ed un convegno sulle azioni concrete da intraprendere contro le politiche di Israele.

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload