C’è anche un comune del Foggiano tra i quattro premiati da Legambiente, per la seconda seconda edizione di Comuni Bicicloni, il rapporto che fotografa lo stato della mobilità sostenibile in Puglia, premiando quelle amministrazioni locali che “favoriscono una mobilità in grado di soddisfare il più possibile le diverse esigenze di spostamento, quelle dei pedoni, dei ciclisti e del trasporto collettivo”.
IL PREMIO AD ACCADIA. Sono 4 i Comuni vincitori, classificati in altrettante categorie: per il medio Comune vince Otranto, per Grande Comune premiato Ostuni, come capoluogo di Provincia c’è Bari, mentre per la sezione piccoli comuni, Accadia è stato premiato “per la presenza di 10 Km di Zone 30. Il limite dei 30 chilometri all'ora contribuisce ad aumentare la sicurezza di pedoni e ciclisti, riduce l'inquinamento atmosferico ed acustico promuovendo un modo di muoversi più intelligente”.
I PARAMETRI. Legambiente ha raccolto i dati relativi all’anno 2013 attraverso l’invio di un cicloquestionario ai 258 Comuni pugliesi. Hanno risposto 72 Comuni. Le classifiche sono state elaborate prendendo in considerazione la capacità di soddisfare i quesiti presenti nelle macroaree: infrastrutture, politiche sulla mobilità sostenibile, risposta dei cittadini alla mobilità sostenibile, ricezione turistica ed associativa.
IL COMMENTO. «Lo scenario delineato dal Rapporto Comuni Bicicloni 2014 non è confortante ̶ commenta Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia –. I Comuni pugliesi devono “pedalare” ancora molto per ridisegnare la mobilità urbana in una logica di sostenibilità, sicurezza, efficienza e qualità ambientale. Se sul fronte delle infrastrutture si raggiunge la sufficienza, va peggio sulle politiche poste in essere per promuovere la mobilità sostenibile. A fare da contraltare, per fortuna, vi sono le associazioni attivamente impegnate in tal senso, a differenza delle strutture turistiche che sono carenti nel favorire la ciclabilità».
I NUMERI. Nei 72 Comuni pugliesi che hanno risposto ai cicloquestionari, quasi un milione di mq sono occupati da isole pedonali, e quasi 3 milioni da zone a traffico limitato (ZTL). Sono invece 112 le piste ciclabili a fronte di circa 2300 km di rete ciclabile. Le Zone 30, ovvero quelle zone fondamentali per la circolazione delle biciclette, in cui il limite massimo di velocità è pari a 30 km/h, sono presenti solo in 34 Comuni. I cicloparcheggi, considerando sia gli stalli che quelli ad interscambio, sono installati solo in 32 Comuni. Quanto alle politiche intraprese dai 72 Comuni per favorire la mobilità sostenibile, e nello specifico l’utilizzo della bicicletta, c’è ancora molto da fare. Solo 9 amministrazioni comunali hanno provveduto all’installazione del servizio di bike sharing (a Monopoli e a Ostuni è in corso di realizzazione). In merito alle attività di pedibus e bicibus, cioè dei percorsi protetti ‘casa-scuola’ realizzati per i bambini, i Comuni che hanno attivato il servizio sono rispettivamente 14 e 2. Restando sempre nell’universo scuola, le amministrazioni concentrano la loro attenzione sull’installazione dei ‘divieti di sosta’ nelle aree antistanti gli edifici scolastici, presenti in 55 Comuni. #facebook#
IL RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI. Le cifre tornano a essere molto basse se consideriamo il piano della mobilità, realizzato solo in 8 Comuni e il mobility manager, la cui figura è presente solo a Bari e a Lecce. Gli unici Comuni, invece, a possedere l’ufficio biciclette sono Andria, Bari, Barletta, Castellaneta, Lecce e Melendugno. In base al campione considerato, i pugliesi si impegnano molto sul fronte associativo: in 40 Comuni sono infatti presenti associazioni attivamente impegnate sui temi della mobilità, dove vengono organizzate attività concrete sul territorio (escursioni, manifestazioni e ciclopasseggiate). Le ciclofficine per la vendita, il noleggio e la riparazione delle biciclette, sono presenti in 39 Comuni. Deludente invece il dato relativo alle strutture turistiche che favoriscono la ciclabilità, presenti solo in 14 Comuni: un aspetto fortemente negativo, se pensiamo che la nostra regione accoglie ogni anno numerosi turisti provenienti dall’Italia e dall’estero