IL FURTO DELL’AUTO. Tutto è partito, infatti,proprio dalla denuncia della vittima effettuata ai Carabinieri di Pietramontecorvino per il furto della sua auto Fiat Panda. L’uomo ha raccontato ai militari che, da qualche mese, aveva cominciato a ricevere alcune telefonate da persone che gli chiedevano con insistenza del denaro per riavere la macchina.
LA CONSEGNA DEI SOLDI. Nell’ultima telefonata, dunque, gli è stato chiesto di recarsi a San severo e depositare in viale 2 giugno, alla base di una pianta ornamentale nei pressi del civico 547, una busta contenente la somma contante di 800 euro per poter rientrare in possesso della sua auto. La vittima, così, ormai tutelata dall'assistenza dei carabinieri, si è recata sul posto indicato dall’estorsore e ha lasciato la busta con all’interno i soldi.
L’ARRESTO. Successivamente l’uomo, indentificato in Sinesi, si è appropriato della busta contenente i soldi, riponendola in tasca. I carabinieri, dopo aver monitorato tutta la scena, hanno immediatamente tratto in arresto il giovane.
LA PERQUISIZIONE. Durante la perquisizione sono stati rinvenuti la busta con i soldi ed un cellulare usato per contattare la vittima e indirizzare le richieste estorsive. Intanto, continuano le indagini dei militari per accertare l’esistenza di eventuali complici.
LA PREZIOSA COLLABORAZIONE. “Vogliamo evidenziare come sia preziosa la collaborazione delle vittime. – ha sottolineato Antonio Basilicata, colonnello comandante provinciale dei carabinieri di Foggia – Quando si collabora e si denuncia l’episodio di estorsione riusciamo a ritrovare la macchina e non accade niente alle vittime. Purtroppo nella maggioranza dei casi non si denuncia”.