Scuole dell'infanzia soppresse, il Comune non arretra: "Chiuderle conviene, i 49 lavoratori saranno spostati negli uffici"
“Una più ampia scelta formativa per i propri figli, con un sensibile risparmio economico, e la garanzia di un maggiore, sostanziale, supporto ai servizi educativi, potenziando quello dello scuolabus e della mensa scolastica”. L’Amministrazione Comunale di Foggia spiega in una nota che “sono queste le ragioni, tutte a vantaggio delle famiglie foggiane, che hanno determinato alla scelta di riorganizzare e razionalizzare le scuole dell’infanzia paritarie e comunali”.
MIGLIORI SERVIZI. “I genitori potranno beneficiare - continua il comunicato - per i propri figli dell’offerta formativa gratuita assicurata dalla scuole dell’infanzia statali, insieme ai servizi educativi che caratterizzano anche le scuole paritarie private della nostra città, senza sostenere il costo della retta annuale che oscilla dagli 80 ai 700 euro per le scuole dell’infanzia comunali e dagli 80 ai 350 euro per gli asili nido; senza trascurare i vantaggi aggiuntivi dell’opportunità di conciliare il lavoro con la scuola, sfruttando ad esempio il tempo prolungato anche oltre le ore 19. Le cospicue risorse finora impegnate dall’Amministrazione comunale nel sostenere le scuole e gli asili comunali, nonostante un sensibile calo delle iscrizioni nel corso degli ultimi anni, saranno destinate al potenziamento del servizio di scuolabus e al miglioramento della mensa scolastica”.
LAVORATORI TUTELATI. "Per l’intera comunità di Foggia, poi, il beneficio derivante dalla razionalizzazione operata dall’Amministrazione sarà quello di una maggiore e migliore offerta dei servizi comunali grazie all’impiego delle 49 unità lavorative finora impegnate nelle scuole municipali, preservando ovviamente il loro posto di lavoro. In definitiva - concludono i commissari - al personale comunale non sarà arrecato alcun pregiudizio dalla scelta operata e alle famiglie foggiane, a cui l’Amministrazione rivolge la maggiore attenzione per la garanzia di un servizio migliore, vengono offerte opportunità di scelta educativa ed economica finora scarsamente considerate".
Dopo la chiusura a catene delle scuole paritarie per penuria di iscrizioni la macchia si estende alle comunali. Nascono pochi bambini a causa delle incertezze e della mancanza di sostegni. Adesso spero che quelli di sinistra non inizino a rpetere che gli extracomunitari sono una fonte indispensabile. Purtroppo, questo è !!!
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