Chiusura Unieuro Foggia, la rabbia di chi resta fuori: "Troppa indifferenza delle istituzioni"
Venti famiglie a rischio. Venti persone senza certezze sul futuro lavorativo. Sono i dipendenti di Unieuro Foggia, che da sabato 23 febbraio chiuderà al pubblico. (Leggi: Unieuro Foggia chiude, il saluto amaro dello staff: "Finisce dopo 14 anni, ce l'abbiamo messa davvero tutta"). La notizia è diventata ufficiale e ora si rincorrono anche appelli alle istituzioni, come quello di Francesco Maria Mascolo, che ha indirizzato un messaggio al sindaco di Foggia, Franco Landella, lamentando il silenzio e l’indifferenza del Comune sulla vicenda – rispetto ad altre realtà che hanno ‘combattuto’ al fianco dei lavoratori – e replicando alle lamentele di clienti dello store. Ecco il messaggio diretto al primo cittadino.
TRA LAVORATORI E ISTITUZIONI. Buonasera Signor Sindaco. Io mi permetto di contattarla in merito ad una vicenda che in questi giorni sta "interessando" la mia famiglia, ma soprattutto sta coinvolgendo ben 20 famiglie Foggiane : la chiusura del punto vendita Unieuro di Foggia. Non mi soffermerò più di tanto sui motivi che hanno spinto l'azienda a prendere questa decisione. So solo che qualcuno sui social, in maniera a volte anche inopportuna, ha commentato negativamente l'atteggiamento dei dipendenti, che senza dubbi avranno le loro responsabilità. Nessuno però conosce le condizioni nelle quali a volte si ritrovavano a lavorare, uno per tutti la scarsezza di personale per uno store di quelle dimensioni e per la varietà dei prodotti riservati alla clientela. Basti guardare il numero di dipendenti negli store cittadini dell'analogo settore. Tornando al nocciolo della questione, io immagino che gli impegni a cui deve adempiere un primo cittadino sono tanti. Come sono tante le problematiche da affrontare giorno dopo giorno, soprattutto in una città come la nostra. Una cosa però non riesco a capirla. Come si fa a veder chiudere il punto vendita Unieuro, una delle catene più importanti del settore, e a mostrare tanta indifferenza. Nessuna visita, nessun messaggio, nessun minimo interessamento alla vicenda. Insomma nessuna partecipazione! Mi sarei aspettato da parte sua e dall'assessore alle politiche del lavoro, un minimo di coinvolgimento. Ed invece, il nulla, la pacata rassegnazione. Io non ho voglia di attaccare lei o la sua giunta, mi creda. Ma sono davvero stupito del suo silenzio, come se quasi non le interessasse, non fosse cosa sua. Qualcuno, alla mia domanda, mi ha risposto "lascialo stare il sindaco, sta così con Matteo La Torre". Io, però, mi rifiuto di pensare che lei possa agire in questa maniera, e quindi non posso e non voglio credere a queste chiacchiere. Dott. Landella, le voglio specificare che alcuni dipendenti Unieuro saranno costretti a cambiare città, pochi sinceramente. Gli altri, spesso con famiglie monoreddito e con mutui sulle spalle si troveranno a vivere una situazione economica molto complicata. E a 40 anni e oltre non credo che volendo restare in Capitanata, si potranno aprire tante porte dal punto di vista lavorativo. Le dico la verità, io non sono un suo elettore, ma non parto con il pregiudizio nei suoi confronti. Le garantisco che non sono tra quelli che l'ha accusata per ogni "errore", che l'ha crocifissa per ogni inefficienza. Anzi a volte l'ho apprezzata per diverse iniziative che invece ho condiviso apertamente. Non riesco a capire come possa crescere questa nostra città, se qualcuno che ci ha deciso di investire si lasci scappare nell'assoluto silenzio, nell'assoluta indifferenza. Le posso certificare l'interessamento di diverse forze politiche, anche quella a cui appartiene lei, in città dove si è verificato lo stesso problema. Messina e Frosinone ad esempio. Si è combattuto, glielo garantisco, a volte con scarsi risultati, ma ripeto, si è combattuto. I lavoratori non si sono sentiti soli come si stanno sentendo a Foggia. Signor Sindaco, come le dicevo prima, io non sono un suo elettore, ma di certo una cosa ce l'abbiamo in comune, l'amore per la nostra Foggia. E proprio sulla spinta di tale sentimento, io la invito e la esorto a far sentire la sua voce, quella dell'uomo e quella istituzionale, per il bene delle famiglie foggiane che lei rappresenta, della città e di un' intera provincia che da domani si impoverisce di un'altra azienda, di un'altra importante realtà economica. In attesa di una sua cortese risposta(e mi aspetto una risposta!) , La ringrazio e La saluto facendole il mio più sincero in bocca al lupo per la prossima campagna elettorale.
P. S. Le segnalo che sono numerosissimi i clienti abituali e non, ma anche i semplici cittadini che hanno manifestato grande dispiacere per la chiusura dell'Unieuro di Foggia...!
Il lavoro scarseggia e quel che c'è va via.
Come si può vivere in queste circostanze?
La criminalità non manca ed è pericoloso avere carenza di lavoro.
L'economia non può girare senza avere la certezza di poter guadagnare lecitamente e crescere la propria famiglia.
Necessita uno sforzo totale per il bene della nostra città, abbellire con alberi è importante ma non è quello che urge.
Chi può faccia qualcosa.
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