Al “Cibus” di Parma i prodotti enogastronomici che parlano di antimafia e inclusione
Altereco e Centonove/novantasei presenti alla Fiera del settore agroalimentare
I prodotti antimafia e solidali realizzati dalla cooperativa sociale Altereco e da Centonove/novantasei sono arrivati a “Cibus International Food Exhibition 2024”. Da oggi al 10 maggio, infatti, la Fiera di Parma ospita la 22esima edizione della manifestazione di riferimento per il settore agroalimentare del made in Italy. E le realtà foggiane del consorzio di cooperative sociali Oltre / la rete di imprese sono presenti presso il padiglione 07-08 - Stand C 006 messo a disposizione dalla Cia-Agricoltori Italiani che nello spazio espositivo ospita operatori commerciali, nazionali e stranieri.
L'AGRICOLTURA SOCIALE. «La partecipazione a “Cibus” è un’occasione per far conoscere i vari prodotti realizzati da Altereco sui beni confiscati alla mafia, come “Terra Aut” e “Michele Cianci”, che da luoghi simbolo del potere criminale sono diventati luoghi di sviluppo, lavoro, economia – spiegano dal consorzio Oltre - . Beni restituiti alla collettività in cui si portano avanti percorsi di agricoltura sociale che puntano a favorire una piena inclusione socio-lavorativa di persone che vengono dal circuito della giustizia riparativa, ex-detenuti, migranti tolti dalle maglie del caporalato. Ma anche prodotti realizzati attraverso il coinvolgimento di persone con fragilità diverse, Centonove/novantasei, in riferimento alla bottega di piazza Cavour. n. 3 a Foggia in cui si vendono prodotti etici, solidali e liberati dalle mafie».
I PRODOTTI. Alla manifestazione nazionale, dunque, sono esposte varie produzioni a marchio Altereco, Centonove/novantasei ed Ortovolante: il vino “Rosso Libero – Michele Cianci”, confetture di uve, limoni e ciliegie, melanzane grigliate sott’olio d’oliva, patè di cime di rapa, l’olio “I Cento Passi”. Ma anche vari tipi di pasta, come rigatoni, fusilli, penne rigate, calamarata, orecchiette, cicatelli, o i datterini gialli, l’olio “Volìo”, i pomodori secchi sott’olio ed i peperoni grigliati sott’olio. Tutti prodotti enogastronomici, dunque, che da un alto hanno l’obiettivo di fare memoria delle vittime innocenti di mafia; dall’altro, con i loro sapori vogliano parlare delle storie degli uomini e delle donne impegnati a coltivarli. Uomini e donne inseriti in progetti di inclusione socio-lavorativa che vengono da percorsi di vita difficili, complicati, ma che attraverso il lavoro della terra stanno avendo l’occasione di riscoprire sé stessi, i loro talenti, delle professionalità che prima non credevano di avere. E che in questi giorni di permanenza proveranno a raccontarsi anche al “Cibus” di Parma.
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