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Da tutto il mondo in bici a Borgo Incoronata: "Offro ospitalità gratuita ai cicloturisti, ne arrivano da tutti i continenti"

L'ultimo, in ordine di tempo, è stato il sudcoreano Donjin Shin. Ma da lì sono passati anche il francese Pierre, lo spagnolo Alejandro, la neozelandese Sarah, una coppia di colombiani, un canadese. Arrivano da tutto il mondo, in bicicletta, e si fermano a Borgo Incoronata. Dalle nostre parti non lo sa (quasi) nessuno, ma dagli altri continenti sono consapevoli che a due passi da Foggia c'è un porto sicuro per chi decide di viaggiare su due ruote. Merito di Antonio Dembech, presidente dei Cicloamici Fiab Foggia, che ha messo a disposizione una piccola campagna a Borgo incoronata e offre un punto di ristoro.

L'OSPITALITA'. "Esiste un'app, WarmShower, che consente di trovare persone disponibili a ospitare gratuitamente uno o più cicloviaggiatori. La minima disponibilità - spiega Dembech - consiste nell'offrire un posto al sicuro dove poter mettere la propria tenda. Se si può, si aggiunge l'uso di un bagno, di una doccia e di una presa elettrica per ricaricare il telefono o la e-bike. In genere le persone che offrono questo tipo di ospitalità sono anche persone che viaggiano in bici e quindi è una sorta di scambio gratuito. Oggi io ospito te, domani magari tu ospiti me o qualcuno che potrebbe poi ospitare me". Finora, Dembech ha accolto circa un centinaio di cicloturisti. "Soprattutto stranieri provenienti da Francia e Germania, poi in generale da tutti i continenti. Ho ospitato anche viaggiatori con cani al seguito o bambini piccoli nei carrelli".

LE RECENSIONI. Non vivendo sul posto, non sempre riesce a conoscerli di persona, anche se spesso i cicloviaggiatori richiedono questo tipo di ospitalità proprio per incontrare persone e conoscere nuove culture. Ma quando lo scambio si concretizza, l'entusiasmo è evidente, come dimostrano alcune delle recensioni (come per Airbnb, infatti, esprimono valutazioni sia gli ospiti che i proprietari). "Tony mi ha comprato delle deliziose verdure cucinate in casa che sono state una vera delizia per un cicloturista", "Mi ha accolto con un benvenuto da re: fuoco acceso, pizza calda e frutta fresca, acqua e dolci per la colazione", "Ho apprezzato molto la generosità di Antonio nel rendere questo posto disponibile per i viaggiatori in bicicletta e nel dargl iuna seconda vita". E non mancano gli inviti per ricambiare: "Grazie Antonio e se un giorno andrai in bicicletta in Normandia, sarai il benvenuto a casa".

LE OPPORTUNITA'. Una bellissima realtà che nasconde solo un rammarico: "Non essere ancora riuscito a creare un legame fra i viaggiatori e gli abitanti del borgo, che potrebbero mostrare la storia del borgo e le cose tipiche. Magari offrire un caffè o una torta. Il borgo - conclude Dembech - potrebbe diventare rinomato per questa ospitalità nei confronti del cicloturista, ma ancora non ci sono riuscito". La sfida è lanciata.

di Redazione 


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