Registi fuori dagli sche(r)mi: al cineporto di Foggia ‘I racconti dell’orso’
Appuntamento con Olmo Amato e Samuele Sestieri
Creare un film in due sole persone durante quaranta giorni di viaggio tra la Finlandia e la Norvegia, ricoprendo ogni ruolo necessario dalla regia alla recitazione, dalla fotografia alla produzione. È il progetto low budget firmato da Olmo Amato e Samuele Sestieri, protagonisti del nuovo appuntamento di Registi fuori dagli sche(r)mi. Alle 20.30 appuntamento al cineporto di Foggia, per l’incontro e la proiezione di ‘Il racconto dell’orso’ (negli altri due cineporti pugliesi, a Bari e Lecce, è confermato il collegamento in streaming).
IL PROGETTO. «La nostra idea – spiegano i due registi -, fin dall’inizio, è stata quella di trasformare la povertà dei mezzi disponibili in autentica risorsa: nessun dolly, nessun carrello, nemmeno una steady», scrivono nelle note di regia e aggiungono: «Di fronte alle meraviglie di una natura incontaminata, il punto di vista è quello vergine di chi vorrebbe imparare a vedere, come se fosse per la prima volta».
IL FILM. Passato in concorso al Torino Film Festival e poi all’International Film Festival Rotterdam – IFFR, I racconti dell’orso è ambientato in un mondo abbandonato dagli uomini, dove un monaco meccanico insegue uno strano omino rosso. Dopo aver attraversato boschi, città morte e lande desolate, i due buffi personaggi (l’attrice/cantante Virginia Quaranta ha dato loro voce, creando una nuova lingua) raggiungono la cima di una collina magica. Il ritrovamento di un vecchio peluche d’orso ormai malandato li farà riconciliare. Uniranno così le forze, nella speranza di poter dare vita al giocattolo inanimato e sfuggire al vuoto che li circonda.
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