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Clandestino Day, un 'calcio' al razzismo

Il torneo fra i migranti del Ghetto di Rignano ed i ragazzi italiani

Un torneo di calcio per favorire l'incontro fra culture diverse e, soprattutto, per sollecitare maggiore attenzione sulle difficili condizioni di vita dei migranti. Specialmente dei cittadini stranieri che arrivano nel nostro territorio per lavorare nei campi e per contribuire alla ricchezza della nostra economia. Migranti il più delle volte emarginati nei 'ghetti' distanti dalle luci della città, costretti a vivere in capanne di fortuna, in precarie condizioni igienico-sanitarie. Come quelli che vivono al Ghetto di Rignano'. E sono stati proprio loro, i migranti del Ghetto, i protagonisti della serata del 'Clandestino Day' organizzato presso il campo di calcio dell'Opera San MIchelem che per una sera ha riunito nel rettangolo di gioco italiani e migranti. E dopo un'intesa giornata di lavoro nei campi, con la sveglia alle 4 del mattino, i migranti hanno avuto la forza di correre, giocare, sorridere. Per alcuni è stato un ritorno sui campi di gioco dopo tanti anni. Altri, hanno potuto mettere in mostra il loro talento calcistico.
L'iniziativa è stata promossa dai volontari del campo 'Io C Sto', dall'associazione Fratelli della Stazione, dalla redazione di FogliodiVia, da Spazio Baol ed Emergency Foggia.
Concetta Notarangelo, fra i volontari del campo Io C Sto ha spiegato l'importanza dellla manifestazione.

di Redazione 


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