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Classifica Sole 24 Ore, Decaro la "smonta" e avverte: "E' su base provinciale, non farne uso distorto per scopi elettorali"

Foggia è penultima nella Classifica sulla Qualità della vita, stilata dal Sole 24 Ore. E lamentarsi dei criteri e dei parametri, o delegittimare la graduatoria, sembrerebbe un atto di codardia istituzionale. Eppure, senza nascondere la polvere sotto il tappeto, è evidente che l'analisi della graduatoria abbia bisogno di una visione più complessa e articolata.

IL PRIMO CITTADINO. Il sindaco di Foggia, Franco Landella, ha fatto la sua lettura: “Un risultato che non può non preoccupare, sebbene, come ho già detto in altre circostanze, queste rilevazioni non debbano mai esaltare o deprimere a seconda di quale sia il risultato”. I dati li definisce più che altro “spunti di riflessione, di cui bisogna tenere conto con attenzione, non di sentenze inappellabili”. Evidenzia come la fotografia sia quella di un “Paese spaccato”. E analizza i dati foggiani: “In un settore in cui il Comune di Foggia ha puntato molto per il progresso morale e civile, la cultura e gli spettacoli, l’indicatore ha registrato una crescita, grazie anche al concorde impegno di altri primi cittadini del territorio e nonostante le strutture dedicate ad ospitare gli eventi culturali siano decisamente carenti in Capitanata”. Mentre “nell’arretramento del 2018 molti sono i fattori da tenere in considerazione e gli eventi che, su scala provinciale, hanno concorso alla flessione: dalle vicende che riguardano la sicurezza – rispetto alle quali lo Stato sta fornendo una risposta decisa ed autorevole – alle difficoltà che hanno a che vedere con la sfera occupazionale ed economica. Su questi fronti bisogna continuare a lavorare con impegno e determinazione, ciascuno per la propria parte e per la propria funzione”. 

IL COMMENTO DI DECARO. Ma se Landella ha dovuto fare un esercizio di equilibrismo, tra l'elogio degli aspetti positivi e l'autocritica sulle situazioni negative, spulciando tra i commenti dei vari sindaci, colpisce particolarmente quello del presidente dell'Anci, Antonio Decaro, alla guida dell'associazione che riunisce i Comuni italiani e primo cittadino di Bari. La sua analisi, a proposito di rischio di strumentalizzazione politica, è lucida e matura.  "Bari guadagna 9 posizioni nella classifica della qualità della vita del Sole 24 Ore. E quindi, da sindaco - spiega Decaro -, ora potrei fare dichiarazioni tipo: «Siamo orgogliosi che il lavoro svolto in questi anni stia dando i suoi frutti», oppure «Siamo di gran lunga la migliore città in Puglia», o altre banalità del genere. Invece non lo farò. Anzi, approfitterò di questo dato positivo per dire chiaro e tondo, una volta per tutte, a giornalisti, cittadini, sostenitori e detrattori che: 
1. Queste classifiche sono tarate su base PROVINCIALE. Quindi l’operato di un sindaco “virtuoso” potrebbe essere del tutto annullato dall’operato di un sindaco “incapace” della stessa provincia. Facciamo un esempio: se nella città X, capoluogo di provincia, si sono aperti 5 nuovi parchi, e nelle città Y e Z (in provincia di X), ne sono stati chiusi 10, l’indicatore del verde pubblico penalizzerà tutte le città della X provincia allo stesso modo. 
2. Gran parte degli indicatori utilizzati da queste classifiche hanno pochissimo a che vedere con l’azione di un sindaco e della sua giunta come per esempio i tempi della giustizia. 3. Queste classifiche, al contrario, non tengono conto di alcuni indicatori che invece io ritengo fondamentali per calcolare la qualità della vita di una territorio. Come il senso di comunità, per esempio. Non voglio mettere in dubbio il valore di queste statistiche. Ma è ora di finirla di farne un uso distorto, per scopi elettorali e propagandistici. Anche quando ci premiano, come in questo caso".

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di Redazione 


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