Clienti e lavoratori a rischio Covid, la Uil Poste chiede più test e sicurezza
Il propagarsi dei contagi nella provincia di Foggia sta mettendo a nudo le criticità nell’organizzazione negli Uffici di Poste Italiane rispetto ai protocolli di sicurezza per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus negli ambienti di lavoro. Evidentemente gli interventi in atto non sono sufficienti. Lo scrive in una nota Carlo Macrini, segretario territoriale della UIL Poste.
SICUREZZA PER I CLIENTI. “Stiamo parlando di un’Azienda - continua il sindacato - che vanta bilanci in attivo, dividendi ad azionisti che deve trovare i mezzi per alzare i livelli di protezione a tutela della salute delle lavoratrici e dei lavoratori alle proprie dipendenze, ma anche alzare il livello di sicurezza a tutela dei cittadini fruitori di servizi che in modo civile e disciplinato si sottopongono a lunghe fila all’esterno degli uffici postali”.
SUBITO TEST. La UIL Poste di Foggia dice “basta” e sollecita l’Azienda, attraverso una lettera, ad effettuare senza ulteriori esitazioni test rapidi dell’antigene (richiesta tra l’altro avanzata dalle OO.SS. nell’Organismo Paritetico Nazionale del 19 novembre) per la rilevazione del Coronavirus su tutta la popolazione aziendale presente nella provincia di Foggia Uno screening su scala provinciale - conclude la nota - può aiutare a identificare le fonti di infezione e a fermare un ulteriore aumento della diffusione del virus tra i lavoratori di Poste, che dall’inizio della pandemia hanno dimostrato senso di responsabilità e generosa abnegazione nel loro lavoro quotidiano.
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