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Giochi, palloncini, bici e coriandoli: doppia "Missione Sorrisi" per i Clown dottori

Doppia Missione Sorrisi per i Clown Dottori Birichino (Antonio Zancoli), Cocò (Marina Ficelo) e Nutella (Cinzia Rizzetti). Insieme a palloncini e allegria, hanno donato delle splendide bici e tricicli in legno offerte dall’azienda Multiair Italia – Ceccato Compressori. Ad accogliere i dispensatori di gioia, nella giornata di sabato 18 febbraio, i piccoli ospiti della Casa di Abraham e Sarah e la direttrice Anna Valerio. Dapprima timidi e, forse, diffidenti si sono sciolti e hanno partecipato ai momenti di festa ballando, lanciando coriandoli e facendo richiesta di animali e spade realizzati con i palloncini colorati.

NELL'ASILO.  La felicità e la bellezza hanno visto una replica il sabato successivo all’Asilo nido - Scuola dell'infanzia Kindergarten (in via Pertini). Sorpresi e festanti i bambini hanno circondato i clown e, in una mattina nuvolosa, piccoli visi raggianti hanno illuminato quanto una giornata di sole. I volontari hanno scelto di condividere insieme un sogno: portare sorrisi ovunque e lo fanno senza scopo di lucro.

UN SORRISO. "Indossare un naso rosso - spiegano i clown dottori, volontari senza scopo di lucro - è una scelta di vita, una decisione seria che prevede una preparazione adeguata. Dietro quella che è definita 'la maschera più piccola al mondo', noi clown-dottori professionisti abbiamo un compito delicato ed estremamente impegnativo: far dimenticare, anche se solo per pochi minuti, le sensazioni negative che nascono in un ambiente come quello ospedaliero, dettate soprattutto dalla paura e dalla sofferenza fisica". Estendere questa missione anche al di fuori del contesto sanitario aggiunge bellezza al compito che i clown dottori si sono assunti e, farlo con aziende che diventano dei partner, regala momenti di gioia condivisa.

IL SENSO. Dietro una massima morale coniata dalla dottoressa Nutella si potrebbero racchiudere le motivazioni e le intenzioni di questi clown: “Se viviamo solo per noi stessi, vano è il nostro vivere”, perché donare è senza dubbio più importante che ricevere.

di Redazione 


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