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Co-gestione col Tpp per il Fuoco, un bando per l'Oda: ecco il nuovo corso dei 2 teatri

In un incontro chiave le linee programmatiche

Nell’anno che verrà il Teatro del Fuoco e l’Oda teatro potrebbero vivere di nuova vita.
Un incontro tenutosi nel weekend tra i rappresentanti del Comune di Foggia, della Provincia e del Teatro pubblico pugliese, infatti, potrebbe determinarsi rilevante per dare nuova linfa alla mortifera situazione che i contenitori teatrali a Foggia stanno vivendo. E ciò, partendo proprio dal tentativo di riaprire l’Oda, attualmente chiuso, nonché dalla volontà di potenziare la gestione del Teatro del Fuoco, che avrebbe potuto rischiare la chiusura da un momento all’altro poiché amministrato da un ente indebolito dal Governo centrale e forse addirittura inesistente in futuro, cioè la Provincia.
Per ciò che riguarda il Fuoco, la novità emersa dall’incontro istituzionale tenutosi nel weekend è l’interessamento del Teatro pubblico pugliese, manifestato dal suo presidente Carmelo Grassi, a partecipare alla co-gestione dell’importante contenitore culturale foggiano. Una gestione che si profilerebbe a tre, perché al management del teatro si andrebbe ad aggiungere anche un ruolo attivo da parte del Comune di Foggia, che affiancherebbe, appunto, la Provincia (storico ente gestore del Fuoco) e il Tpp.
E’ quanto anticipato dal consigliere comunale delegato alla cultura, Giuseppe D’Urso, che ha partecipato all’incontro di qualche giorno fa con il commissario provinciale Fabio Costantini e il presidente del Consorzio Teatro pubblico pugliese, Carmelo Grassi.
“La paventata collaborazione tra le 3 istituzioni nella gestione del Fuoco, però, non avverrà prima dell’aprile 2014 - spiega D’Urso - Fino a quella data, infatti, c’è già un cartellone di eventi in programma da portare a compimento. Nel frattempo però inizieremo a lavorare per le nuove linee programmatiche”. 
L’incontro, inoltre, è servito anche a chiarire il da farsi per cercare di riaprire l’Oda Teatro: la via più percorribile al momento sembrerebbe quella di voler redigere nei prossimi mesi un avviso pubblico di gestione dell‘Oda aperto alle compagnie che si impegnano a fare i lavori in proprio per ristabilire la piena agibilità del teatro, questione cruciale che ha portato alla sua chiusura negli scorsi mesi.
Il 2014 potrebbe essere un anno decisivo per il Teatro del Fuoco e l’Oda teatro, un anno in cui i due importanti contenitori teatrali potrebbero tornare a nuova vita.
Un incontro tenutosi nel weekend tra i rappresentanti del Comune di Foggia, della Provincia e del Teatro pubblico pugliese, infatti, sarebbe l'inizio di un nuovo corso per dare linfa alla mortifera situazione che i teatri foggiani stanno vivendo in questo periodo.
Ciò, partendo proprio dal tentativo di riaprire l’Oda, attualmente chiuso, nonché dalla volontà di potenziare la gestione del Teatro del Fuoco, che avrebbe potuto rischiare la chiusura da un momento all’altro poiché amministrato da un ente indebolito dal Governo centrale e forse addirittura inesistente in futuro, e cioè la Provincia.
UNA GESTIONE A 3 PER IL TEATRO DEL FUOCO. Per ciò che riguarda il Fuoco, la novità emersa dall’incontro istituzionale tenutosi nel weekend è l’interessamento del Teatro pubblico pugliese, manifestato dal suo presidente Carmelo Grassi, a partecipare alla co-gestione dell’importante contenitore culturale foggiano. Una gestione che si profilerebbe a tre, perché al management del teatro si andrebbe ad aggiungere anche il Comune di Foggia, che affiancherebbe, appunto, la Provincia (storico ente gestore del Fuoco) e il Tpp.
E’ quanto anticipato dal consigliere comunale delegato alla Cultura, Giuseppe D’Urso, che ha partecipato all’incontro di qualche giorno fa con il commissario provinciale, Fabio Costantini, e il presidente del Consorzio Teatro pubblico pugliese, Carmelo Grassi.
“L'eventule collaborazione tra le 3 istituzioni, però, non avverrà prima dell’aprile 2014 - precisa D’Urso - Fino a quella data, infatti, il Fuoco è impegnato in un cartellone di eventi già in programma. Nel frattempo però continueremo a lavorare a questo progetto”. 
IL FUTURO DELL'ODA. L’incontro, inoltre, è servito anche a chiarire il da farsi per cercare di riaprire l’Oda Teatro: la via più percorribile al momento sembrerebbe quella di voler redigere nei prossimi mesi un avviso pubblico di gestione dell‘Oda aperto alle compagnie che si impegnano a fare i lavori in proprio per ristabilire la piena agibilità del teatro, una questione cruciale questa, che infatti ha portato alla chiusura della struttura negli scorsi mesi per irregolarità nella documentazione e nei lavori che si sarebbero dovuti eseguire per la sua messa a norma.

di Redazione 


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