Codacons: “da Regione Puglia scarsa trasparenza su donazioni Covid raccolte”
“I cittadini non sanno come sono stati spesi i soldi donati per la lotta al Covid”. È la denuncia del Codacons che, in una nota, include anche la regione guidata dal presidente Michele Emiliano tra quelle “non virtuose”.
6 REGIONI VIRTUOSE. Solo 6 regioni in Italia hanno pubblicato correttamente i dati circa l’utilizzo dei fondi raccolti per l’emergenza Covid: è quanto fanno sapere dall’organismo che si occupa della difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori. Nel proprio report, infatti, al netto delle istanze d’accesso inviate alle amministrazioni regionali per capire come siano stati usati i soldi donati da cittadini e aziende, viene evidenziato come siano soltanto Campania, Emilia-Romagna, Lombardia, Molise, Piemonte e Provincia Autonoma di Trento le amministrazioni virtuose che hanno pubblicato sul loro sito internet il rendiconto provvisorio (relativo al 2020).
NESSUN DOCUMENTO. Gli interventi realizzati con le donazioni ricevute in queste Regioni – si legge nel comunicato Codacons – rispondono pienamente alla finalità indicata dal legislatore, trattandosi di spese destinate a strutture sanitarie, al personale sanitario e para-sanitario, alle attività di assistenza alla popolazione (positivi al COVID, in isolamento domiciliare etc.). Le Regioni che non hanno fornito alcuna indicazione sulle modalità di impiego dei fondi raccolti sono invece: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Friuli Venezia-Giulia, Lazio, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana. In nessun documento prodotto, pertanto, vengono indicati i fondi Covid spesi. Di conseguenza, aggiungono dall’organismo, “risulta alquanto difficile comprendere quali misure siano state finanziate con bilancio regionale e quali, eventualmente, con i fondi donati dai privati dal momento che nessun rendiconto provvisorio è stato pubblicato”.
CONTRARIO ALLA LEGGE E ALL’ANAC. Una mancanza, dunque, quella di alcune regioni, compresa la Puglia, contraria sia all’articolo 99 del D. L. 17 marzo 2020 n. 18 – rubricato “Erogazioni liberali a sostegno del contrasto all'emergenza epidemiologica da COVID-19” – e sia a quanto precisato dall’ANAC, secondo cui il rendiconto debba essere pubblicato sul sito web dell’Amministrazione, nella sezione “Amministrazione Trasparente” – “Interventi straordinari e di emergenza” con aggiornamento periodico ogni tre mesi. Al momento, infine, i cittadini non sanno come alcune regioni abbiano speso i loro soldi donati in un momento di grave emergenza per il paese.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.