Stampa questa pagina

Colby torna a casa. Ed il mercatino multietnico porterà il suo nome

La salma del mediatore rimpatriata in Costa d'Avorio

Colby torna a casa. E' questione di ore. E poi il corpo di Coulybaly Lassina sarà sepolto, secondo il rito musulmano, a casa sua. Nella sua terra, in Costa d'Avorio. Il suo desiderio, il suo ultimo desiderio, sta per diventare realtà. Merito di tante persone che gli vogliono bene. Merito soprattutto delle associazioni  Il Vangelo della Vita ed Africa United che hanno promosso una raccolta fondi tra amici, conoscenti e cittadini che ha dato i suoi frutti. E che ha consentito il rimpatrio della salma, che dallo scorso 11 marzo, giorno della sua morte, riposava in una cella frigorifera degli Ospedali Riuniti di Foggia. Ma Colby non torna da solo a casa. A fargli compagnia nel suo ultimo viaggio c'è la sua famiglia, sua moglie ed i suoi due figli. Merito, anche questa volta, di tutti coloro che in questi oltre vent'anno lo hanno conosciuto e hanno fatto in modo di concretizzare la sua preghiera, la richiesta di essere sepolto nel suo Paese.

IL CONCERTO Intanto, Foggia e Pietramontecorvino in questi giorni si sono unite nel  ricordo di Colby, il mediatore culturale che dopo tante battaglie per affermare e tutelare i diritti dei migranti, si è dovuto arrendere alla malattia più difficile che fino all’ultimo momento ha affrontato con grande dignità e riservatezza. Ieri sera a Pietramontecorvino oltre 1500 persone hanno preso parte a ‘La musica non ha confini. Suonando con e per Colby', il concerto organizzato dal gruppo di musica folk e popolare ‘Terra Mia’ che si è svolto nel Teatro Comunale. Un'occasione per ricordare Colby, che ha suonato con i 'Terra Mia' lo scorso anno, e per raccogliere altri soldi utili per il rimpatrio della salma in Costa d'Avorio.

LA COMMEMORAZIONE A Foggia, invece, venerdì pomeriggio, nella Sala Rosa del Palazzetto dell'Arte, si è svolto un momento particolarmente emozionante, toccante: una commemorazione laica per ricordare Colby. Tante le persone presenti. Migranti, africani, italiani. Ed anche il sindaco Gianni Mongelli che ha voluto portare il suo saluto "non formale" alla famiglia e a tutti quelli che l'hanno conosciuto. Ma i momenti più emozionanti sono legati al ricordo di chi è intervenuto per ricordarlo: dalle parole della figlia alla lettera 'mai inviata' a Colby da Dora De Palma dell'associazione Il Vangelo della Vita, per passare all'impegno preso dal nuovo presidente di Africa United nel voler proseguire lungo la strada intrapresa da Colby. Una strada che puntava al dialogo, all'integrazione, all'unità. Un mediatore culturale che aiutava i migranti, che cercava di favorire il loro reinserimento socio-occupazionale e che spingeva gli stessi migranti ad avere una maggiore consapevolezza dei loro diritti ed una maggiore partecipazione all'attività sociale. Anche per questo, Dora De Palma ha evidenziato l'impegno di Colby nel voler creare un mercatino multietnico che raccogliesse tutti i venditori ambulanti sparsi per la città per dar loro più visibilità ed uno spazio legale e riconosciuto. "Per questo - ha detto De Palma - insieme ad Africa United continueremo a sollecitare l'Amministrazione Comunale di Foggia affinché individui uno spazio per allestire un mercatino multietnico che porterà il nome di Coulybaly Lassina.

 

La foto è tratta dal profilo facebook di Terra Mia

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload