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Collegamenti autobus fermi da un anno e mezzo. Amendola protesta

Cislaghi: "Niente scusanti per Provincia e Sita"

“Ora amministrazione Provinciale e SITA non hanno più motivi per non ripristinare alcune delle fermate soppresse da oltre un anno e mezzo in Zona Amendola”. 
Lo afferma il segretario cittadino di Rifondazione Comunista, Giorgio Cislaghi, candidato nella recente competizione elettorale cittadina nella lista Foggia a Sinistra, con Gianfranco Piemontese sindaco. La nota di Cislaghi arriva alla luce, e a sostegno, della prima protesta scattata nella giornata di ieri da parte dei residenti della zona, che, con striscioni calati dai ponti, hanno chiesto a SITA e all’Amministrazione Provinciale il ripristino delle fermate dei bus.
“Dopo i lavori di rifacimento dell’asfalto della SS 89 nel tratto Amendola bivio per San marco in Lamis, sono stati eseguiti anche i piccoli lavori che le ispezioni di ANAS e Polizia Stradale ritenevano utili per ripristinare le fermate dei bus in corrispondenza dei ponti 13 e 14. Nonostante non sussistano più motivi che impediscono il ripristino del servizio - denuncia Dilaghi - SITA e Provincia continuano a far passare tempo inutilmente o a esplorare soluzioni, come l’avvio di un servizio di bus navetta da parte di ATAF per portare le persone ad Amendola percorrendo le strade complanari, che oltre ad essere improponibili, troppo poche le corse proposte, risultano anche onerose per la collettività, poiché un servizio così concepito comporterebbe spese aggiuntive. Questo è un esempio di come non si possono gestire i servizi pubblici, questo è un esempio di come non deve operare un ente locale“, conclude Cislaghi.
“Ora amministrazione Provinciale e SITA non hanno più motivi per non ripristinare alcune delle fermate soppresse da oltre un anno e mezzo in zona Amendola”. Lo afferma il segretario cittadino di Rifondazione Comunista, Giorgio Cislaghi, candidato nella recente competizione elettorale cittadina nella lista Foggia a Sinistra, con Gianfranco Piemontese sindaco. 
La nota di Cislaghi arriva alla luce, e a sostegno, della prima protesta scattata nella giornata di ieri da parte dei residenti della zona, che, con striscioni calati dai ponti, hanno chiesto a SITA e all’Amministrazione Provinciale il ripristino delle fermate dei bus.
CISALGHI: "ESEMPIO NEGATIVO DI SERVIZIO PUBBLICO". “Dopo i lavori di rifacimento dell’asfalto della SS 89 nel tratto Amendola bivio per San marco in Lamis, sono stati eseguiti anche i piccoli lavori che le ispezioni di ANAS e Polizia Stradale ritenevano utili per ripristinare le fermate dei bus in corrispondenza dei ponti 13 e 14. Nonostante non sussistano più motivi che impediscono il ripristino del servizio - denuncia Dilaghi - SITA e Provincia continuano a far passare tempo inutilmente o a esplorare soluzioni, come l’avvio di un servizio di bus navetta da parte di ATAF per portare le persone ad Amendola percorrendo le strade complanari, che oltre ad essere improponibili, troppo poche le corse proposte, risultano anche onerose per la collettività, poiché un servizio così concepito comporterebbe spese aggiuntive. Questo è un esempio di come non si possono gestire i servizi pubblici, questo è un esempio di come non deve operare un ente locale“, conclude Cislaghi.

di Redazione 


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