Colpi d'arma da fuoco a Manfredonia: arrestato un giovane per gli spari in un vicolo
I Carabinieri della Compagnia di Manfredonia hanno dato esecuzione
a una misura cautelare in carcere a carico di un giovane, emessa dal GIP del
Tribunale di Foggia, su richiesta della Procura della Repubblica di Foggia. Il provvedimento
restrittivo scaturisce a seguito dei fatti occorsi a Manfredonia la sera del 4 gennaio, quando
i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia erano intervenuti presso
l’Ospedale di San Giovanni Rotondo, dove i medici avevano segnalato la presenza di un uomo con
lesioni da arma da fuoco tipo fucile a pompa (munizionamento a pallini).
L'AGGRESSIONE. Il giovane, non in pericolo
di vita, aveva ricostruito in modo dettagliato quanto accadutogli qualche ora prima in un
vicolo di Manfredonia e, nonostante affermasse di non aver riconosciuto l’aggressore, ne forniva una
parziale descrizione. I militari dell’Arma, mettendo a sistema gli elementi gravemente indiziari
raccolti, hanno poi eseguito con il fondamentale supporto della Sezione Investigazioni
Scientifiche del Nucleo Investigativo del Comando Carabinieri Provinciale di Foggia, una mirata
perquisizione, con opportuni accertamenti tecnici finalizzati a rilevare la
presenza di micro particelle di polvere da sparo (c.d. stub) che, a seguito delle analisi poi effettuate
dal Ra.C.I.S. di Roma, hanno dato esito positivo.
L'ARRESTO. Le risultanze investigative acquisite hanno quindi determinato
l’emissione della misura cautelare in carcere nei riguardi del presunto responsabile.
Nei prossimi giorni il giovane sarà sottoposto ad interrogatorio di garanzia da parte del GIP del
Tribunale di Foggia.
In ultima analisi va
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.