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Come prevenire AIDS e HIV, ecco i comportamenti a rischio da evitare

Il seminario promosso da Arcigay Foggia ‘Le Bigotte’

Quali precauzioni bisogna adottare per non contrarre il virus? Che cosa facilita la trasmissione del virus? Perché si deve fare il test HIV? Come avviene il contagio? Che differenza c’è tra un sieropositivo ed un malato di AIDS? Domande, dubbi, interrogativi a cui la dottoressa Alessandra Tartaglia, del reparto di Malattie Infettive dell'Ospedale Riuniti di Foggia, proverà a dare risposte per far accrescere la coscienza sull'epidemia dovuta alla diffusione del virus HIV. E lo farà in un giorno non casuale, domenica 1 dicembre, in occasione della Giornata Mondiale contro l'AIDS nell’ambito di un seminario promosso da Arcigay Foggia ‘Le Bigotte’ per chiarire le domande più frequenti sulla tematica. L’incontro si svolgerà alle 18.30 presso la caffetteria e libreria Tolleranza Zero.

I DATI Del resto, secondo il Centro Operativo Aids dell’Istituto Superiore di Sanità sono 23mila gli italiani che hanno contratto il virus dell’HIV. Ogni anno, dunque, si registrano a livello nazionale circa 4mila nuove diagnosi di infezione da Hiv (3.800 nel 2012), una media di dieci al giorno. Anche per via della scarsa prevenzione, l’età in cui si scopre di essere malati è 38 anni per i maschi e 36 per le donne. Inoltre, nell’80% dei casi il virus viene contratto per via sessuale, mentre stanno diminuendo le infezioni per consumo di sostanze per via endovenosa. Di qui, la necessitò di “essere al corrente di quali sono gli strumenti in nostro possesso per proteggerci dall’HIV , in quali situazioni è importante metterli in pratica e come usarli correttamente” rileva l’’Arcigay ‘Le Bigotte’. Soprattutto, alla luce del fatto che “i recenti studi ritengono” che i giovani sono “molto esposti al rischio di contagio, vista la scarsità degli interventi educativi per una sessualità consapevole”. E’ da sottolineare come molte persone Hiv positive scoprono di essere infette dopo vari anni e, pertanto, non possono usufruire dei benefici delle terapie antiretrovirali prima della diagnosi di Aids: dal 1996 ad oggi ben due terzi delle persone diagnosticate con Aids non ha effettuato alcuna terapia antiretrovirale prima di tale diagnosi.

COMPORTAMENTI A RISCHIO Anche per questo, l’associazione presieduta da Francesca Parisi durante il seminario di domenica 1 dicembre approfondirà i comportamenti sessuali a rischio di trasmissione da HIV, senza fare tanti giri di parole come già inserito nel comunicato stampa di presentazione: “Tutti i rapporti penetrativi anali e vaginali senza preservativo; i rapporti orali con eiaculazione in bocca; i rapporti oro-vaginali in presenza di sangue mestruale”. Nel corso del seminario, infine, sarà fatta una panoramica sulle altre malattie sessualmente trasmissibili e alle quali come per il virus dell'HIV si è seriamente a rischio di contagio se non si svolge una vita sessuale responsabile, usando sempre il profilattico.

 

di Redazione 


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