“Come può uno scoglio”, a fine anno nelle sale il nuovo film di Pio e Amedeo
Dopo “Amici come noi” e “Belli Ciao” i comici foggiani Pio e Amedeo tornano al cinema con “Come può uno scoglio”. Nel cast, oltre a Pio D'Antini e Amedeo Grieco ci sono Rodolfo Corsato, Angelo Duro, Simone Pezzotti. Il film è stato girato tra Roma, Napoli, Vieste, Peschici e il Veneto.
LA TRAMA. Alla morte di suo padre, Pio eredita la gestione di svariate attività. Ora vive nell'agio di Treviso con la sua famiglia, ed è in corsa per diventare sindaco. Finché Amedeo, un ex carcerato fatto assumere dal parroco del paese come autista personale, non irrompe nella sua vita come un tornado. Ma i due hanno in comune molto più di quello che sembra. Grazie ad Amedeo, Pio riscoprirà le sue passioni e la verità sulla sua famiglia, in un viaggio di riconciliazione con sé stesso.
IL REGISTA. La pellicola sarà nelle sale a partire dal 28 dicembre, la sceneggiatura è firmata, oltre che da Pio D'Antini e Amedeo Grieco, è firmata Gennaro Nunziante che è anche il regista. Tra l'altro i più attenti ricorderanno una sua autocitazione visto che nella canzone Libidibus di Toti e Tata, di cui a quei tempi era autore, c'era un ritornello che citava proprio “Come può uno scoglio, arricciare un polpo”.
LO SPETTACOLO. I due comici foggiani sono impegnati con lo spettacolo "Felicissimo Show", con cui gireranno l'Italia anche nel 2024. Al momento non sono ancora previste date a Foggia, ma rispondendo ai commenti hanno preannunciato una grossa sorpresa.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.