"Tutto falso on the beach": la lotta alla contraffazione si fa anche in spiaggia
Appuntamento al lido Ponente di Marina di Lesina
Sbarca a Marina di Lesina “Tutto falso on the beach tour”, la versione estiva e balneare del progetto nazionale “Educazione all’acquisto legale: fermiamo la contraffazione!” di Confcommercio Imprese per l’Italia.
L’appuntamento, organizzato da Confcommercio provincia di Foggia e Confcommercio Terziario Donna provinciale, è per martedì 30 luglio alle ore 18.30 presso il lido Ponente.
LO SPETTACOLO. Dall’esperienza di “Tutto quello che sto per dirvi è falso”, primo spettacolo teatrale dedicato all’emergenza contraffazione, in scena dal 2013, scritto da Andrea Guolo e interpretato da Tiziana Di Masi, è nato, promosso e sostenuto da Confcommercio - Imprese per l’Italia, Niente di vero sotto il sole, l’allestimento teatrale in tour presso le più belle spiagge italiane.
L'attrice Tiziana Di Masi coinvolgerà il pubblico in curiose sfilate, con abiti contraffatti e improbabili, test di conoscenza sui prodotti e risponderà, insieme alle Istituzioni e alle forze dell’ordine, alle domande del pubblico.
IL CONSUMO CONSAPEVOLE. L'obiettivo è quello di promuovere sulle spiagge e nelle località turistiche, dove l'acquisto dei falsi è più praticato, il consumo consapevole, raccontando ai turisti chi guadagna davvero e chi perde nella lunga battaglia tra l'economia legale e quella illegale.
Introdurrà l'iniziativa la componente di Giunta nazionale Confcommercio incaricata per la legalità e la sicurezza Anna Lapini, il Presidente di Confcommercio provincia di Foggia, Damiano Gelsomino e la Presidente Confcommercio Terziario Donna, Lucia La Torre.
Condurrà l’evento e modererà il dibattito Sergio De Nicola, giornalista Rai Puglia.
IL FENOMENO. “Come associazione siamo molto contenti di ospitare la tappa del Tutto falso on the beach tour – commenta il presidente provinciale, Damiano Gelsomino -. I numeri sulla contraffazione dei nostri prodotti moda sono allarmanti e sempre in crescita, quindi ben vengano iniziative come queste volte a sensibilizzare il compratore all’acquisto corretto. È un crimine per la società perché non aiuta l'occupazione, non rispetta elementari leggi sul lavoro, la previdenza e la salute; mi sento di ribadire l'importanza di un appello lanciato qualche tempo fa da Federmoda Italia: denunciate quando venite a conoscenza di questi fenomeni”.
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