Dopo la pausa Covid la compagnia del Piccolo Teatro torna in scena con "Che titolo ci date"
Dopo più di un anno di chiusura la compagnia del Piccolo Teatro di Foggia torna in scena sabato 5 e domenica 6 Giugno 2021 presso il Teatro del Fuoco con la nuovissima commedia targata "Che titolo ci date", piece liberamente ispirata a "Dove Vai Tutta Nuda" di Georges Feydeau e scritta da Vincenzo Russo per la regia di Dino La Cecilia.
LA TRAMA. La vicenda si svolge negli immediati anni prima della pandemia, a casa di un giovane onorevole alle prese con la campagna elettorale per il secondo mandato alla Camera. La sua importante morale si cozza con il carattere libertino della moglie, della sua stravagante cameriera, del suo particolarissimo maggiordomo e con l’esuberanza del suo più stretto collaboratore. Tutti questi personaggi potranno rischiare di compromettere la sua carriera, con l’arrivo di un giornalista/investigatore. Se ne vedranno delle belle, tra equivoci e gag esilaranti.
LA PROVINCIA. "La messa in scena degli spettacoli - scrivono dal Piccolo Teatro - è stata decisa grazie alla particolare vicinanza e all'aiuto encomiabile dal punto di vista organizzativo e burocratico della Amministrazione Provinciale di Foggia, che come noi ha creduto fosse indispensabile dare un segno importante a tutta la città attraverso la riapertura di un contenitore culturale come il Teatro del Fuoco".
INFO. In scena ci sono Dino La Cecilia, Fabio Conticelli, Francesca D'Elia, Sarah Panessa, Fabio Maggio, Vincenzo Russo. Gli spettacoli si terranno nel rispetto di tutte le attuali normative in ambito di sicurezza e contenimento dei contagi Covid-19. Per info segreteria del Piccolo Teatro di Foggia - 0881723454 - 3297867649.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.