Comparto edile, denuncia Feneal-Uil: "Sui cantieri il limite tra legalità e illegalità è difficile da percepire"
"Il comparto edile è entrato in una zona grigia dove il limite tra legalità e illegalità è così sottile da risultare difficilmente percepibile". È la dura denuncia di Juri Galasso, segretario provinciale della Feneal-Uil.
LA SICUREZZA."I dati in Capitanata sul lavoro nero, sull'abusivismo nelle discariche e sul mancato smaltimento dell'amianto, la mancata applicazione nella maggior parte dei cantieri delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, danno il quadro di un'emergenza che sta diventando incontenibile", afferma Galasso che rimarca come "nei cantieri esiste anche un serio problema di vigilanza che mina non soltanto la sicurezza dei lavoratori ma anche gli stessi investimenti fatti per far ripartire il comparto".
POCA TRASPARENZA. E per il segretario provinciale della Feneal-Uil "esiste anche un problema trasparenza. Spesso sui cantieri non si trovano le ditte assegnatarie dell'appalto ma il subappaltatore del subappaltatore che magari lavora a cottimo. È una situazione al limite della legalità che favorisce le infiltrazioni della criminalità. E, in tutto questo, la politica langue nella sua ormai cronica e consolidata incapacità di programmare. Su queste tematiche ci sentiamo vicini alle preoccupazioni espresse dall’Ance che da tempo è molto attiva su tali fronti".
TRA LEGALITÀ E ILLEGALITÀ. "Sotto il peso di una crisi devastante – ribadisce Galasso -, il tessuto sociale continua a sfaldarsi e le emergenze aumentano come denotano gli aumenti dei suicidi da disoccupazione. La linea di demarcazione tra legalità e illegalità nei cantieri è davvero labile. O siamo in grado di riprendere tutti insieme la via della concertazione, programmando il rilancio del comparto edile all'insegna di legalità, trasparenza, sicurezza, sblocco dei cantieri e delle opere pubbliche, riqualificazione dell'esistente, oppure – conclude il segretario provinciale di Feneal-Uil - correremo il rischio di essere travolti da una crisi dalla quale per il momento non si intravede via d'uscita".
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