Comune, FP CGIL e FP CISL denunciano condotte antisindacali: "È un clima da verosimile mobbing"
Una lettera durissima, con toni da ultimatum, è stata inviata oggi al Segretario Generale e al Dirigente delle Risorse Umane del Comune di Foggia, con copia alla Sindaca Maria Aida Episcopo e all’Assessore al Personale Daniela Patano. Le organizzazioni sindacali FP CGIL e CISL FP – rappresentate dai Segretari generali Angelo Ricucci e Marcello Perulli – denunciano gravi irregolarità nelle relazioni sindacali e contestano la legittimità degli accordi approvati durante la seduta della Delegazione Trattante del 25 marzo.
LE ACCUSE. «Silenzi, fretta ingiustificata e accordi senza rappresentanza».
Nel documento, i sindacati elencano una serie di violazioni procedurali: mancato rinvio della Delegazione Trattante nonostante la richiesta formale inviata il 21 marzo, rigettata senza motivazioni il 24 marzo; firma degli accordi con una minoranza delle RSU, escludendo le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sul territorio; inerzia dell’Amministrazione per mesi sulle richieste di confronto, a favore delle lavoratrici e lavoratori, seguita da un’accelerazione improvvisa e sospetta per approvare atti definiti «tranquillamente differibili».; mancata attivazione dell’OPI (Organismo Paritetico per l’Innovazione), previsto dalla contrattazione collettiva ma mai costituito nonostante le raccomandazioni ministeriali.
LE AZIONI LEGALI. «È un clima da verosimile mobbing sindacale – si legge nella lettera –. Si preferisce imporre scelte senza dialogo, mentre le lavoratrici e lavoratori aspettano da mesi la liquidazione delle performance del 2023». Le organizzazioni respingono «in toto» gli atti approvati il 25 marzo, giudicandoli privi di validità legale, e chiedono “l’immediata convocazione di un tavolo paritetico con tutte le sigle rappresentative, la sospensione degli effetti degli accordi contestati ed un cambio di rotta nelle relazioni sindacali, oggi definite «antisindacali e vessatorie».
«Se non ci sarà una svolta radicale – avvertono –, saremo costretti a ricorrere alle Autorità competenti per il territorio, nonché alle vie legali, circa la condotta del’Ente e a promuovere mobilitazioni per difendere i diritti dei lavoratori».
Le reazioni (in attesa di risposta ufficiale).
Al momento, l’Amministrazione comunale non ha ancora replicato alle accuse. Fonti interne lasciano trapelare che potrebbe trattarsi di un malinteso sulle tempistiche, ma i sindacati ribattono: «Non è un problema di giorni, ma di metodo. Qui si sta svuotando il ruolo della contrattazione».
Perché questa vicenda riguarda tutti i cittadini?
Oltre alla questione sindacale, il caso solleva dubbi, circa la credibilità dell’Amministrazione dopo le promesse di «collaborazione» con le parti sociali.
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