Ha preso oltre un milione di euro dalle casse del Comune di Bovino, dirigente arrestato
In tre anni (dal 2018 al 2020) avrebbe sottratto alle casse del comune di Bovino (Foggia) oltre un milione e 200 mila euro prelevandoli dai conti correnti comunali e versandoli sui propri per acquistare immobili, criptovalute, automobili e una barca. Lo hanno accertato i militari della Guardia di Finanza di Foggia che hanno arrestato, su ordinanza del Gip del tribunale del capoluogo dauno, il dirigente del settore economico e finanziario del comune foggiano, Marco Russo di 54 anni, con le accuse di peculato e autoriciclaggio.
I BENI SEQUESTRATI. La procura ha anche disposto il sequestro preventivo dei beni dell'indagato per un valore equivalente all'illecito profitto. Si tratta, nello specifico di 4 società, 2 parafarmacie, 1 struttura ricettiva Bed & Breakfast, 13 appartamenti, conti corrente e criptovaluta (Bitcoin), 1 imbarcazione, 3 autovetture ed 1 motoveicolo. Le indagini hanno fatto emergere che il dirigente del settore "Economico Finanziario" dell'Ente avrebbe arrotondato il suo stipendio (di poco inferiore ai 2 mila euro) con entrate extra arrivando, in un'occasione, a riconoscersi in un solo mese straordinari per 41 mila euro. Di altre somme si sarebbe appropriato attraverso l'incasso di 25 assegni tratti sui conti del Comune a suo beneficio.
112 MANDATI DI PAGAMENTO. Avendo, in ragione del proprio servizio, la disponibilità delle finanze dell'ente pubblico sono stati ordinati mandati di pagamento - bonifici (i militari ne stimano 112) dalle casse comunali su conti correnti intestati al funzionario o su cui lo stesso poteva operare. Tutti i mandati di pagamento riportavano causali generiche o insussistenti. Le appropriazioni illecite non si sarebbero interrotte neanche dopo che, qualche mese fa, l'uomo è stato sospeso dalle sue funzioni nel corso delle indagini.
Questi amministratori sono dei poveretti. Ladruncoli. Non comprendono la responsabilità e il privilegio di amministrare la cosa pubblica. Oltre allo sdegno....fanno pena.
Regolamento
Come partecipare alla discussione
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.