Comune di Foggia, approvato il nuovo regolamento di accesso agli atti amministrativi
La Commissione Straordinaria del Comune di Foggia comunica che sta proseguendo l’attività di riordino e di trasparenza dell’attività amministrativa. In particolare ieri ha approvato il nuovo regolamento che disciplina i procedimenti relativi all’accesso civico, all’accesso civico generalizzato ai dati e ai documenti detenuti dal Comune di Foggia e l’accesso ai documenti amministrativi ai sensi della legge 241/1990.
LE MODIFICHE. L’approvazione del nuovo regolamento si è resa necessaria in quanto il precedente regolamento, approvato dal Consiglio Comunale nel 1997, non era confacente alle disposizioni normative successivamente intervenute nel tempo, specie per quanto concerne gli istituti giuridici dell’accesso civico, semplice e generalizzato.
LA LEGGE MADIA. L'Accesso civico generalizzato è quell’istituto, introdotto dalla cosiddetta Legge Madia, che consente a chiunque di accedere a dati, documenti e informazioni delle pubbliche amministrazioni senza necessità di dimostrare un interesse qualificato. L’istituto riconosce la libertà di accedere a tutte le informazioni in possesso delle pubbliche amministrazioni, in assenza di ostacoli riconducibili a limiti previsti dalla legge.
L’istituto dell’accesso civico “semplice”, invece, regolato da una normativa del 2013, consente di accedere esclusivamente alle informazioni che rientrano negli obblighi di pubblicazione previsti dalla legge. Infine la legge n. 241/1990 disciplina l’accesso documentale; la possibilità cioè di richiedere
dati e documenti alle pubbliche amministrazioni solo se si è in presenza di un interesse
qualificato.
LE NOVITA'. Il nuovo regolamento approvato dalla Commissione, costituito di 33 articoli e suddiviso in tre parti, disciplina quindi l’intera materia dell’accesso agli atti del Comune. L’atto è stato pubblicato sul sito internet dell’Ente, nei prossimi giorni saranno messi a disposizione dei cittadini anche i 5 moduli di richiesta di accesso (in formato pdf editabile), che sono necessari per l’esercizio di tale diritto secondo le disposizioni previste.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.