Stampa questa pagina

Comune e Ataf tagliano il bus per Arpinova, l'Opera nomadi li 'giustifica'. E intanto parte il servizio (a pagamento) per i minori a scuola

A partire da ieri la corsa Ataf che raggiungeva il campo rom di Arpinova è stata soppressa ma un altro autobus continuerà a varcare “le porte” del campo: quello ‘speciale’ previsto per il servizio di accompagnamento dei minori a scuola.

SOPPRESSIONE CORSA. L’eliminazione della corsa che serviva i residenti del campo di Arpinova, prima annunciata e poi messa in atto, è stata decisa dall’Ataf in accordo con il Comune di Foggia a seguito di alcuni atti di vandalismo che in una delle occasioni avevano costretto l’autista dell’autobus a ricorrere al pronto soccorso. Un passaggio – quello tra il dire e il fare – che non era avvenuto dopo gli atti vandalici verificatisi in Via Lucera sulla corsa n. 14 e nei confronti di quella diretta a Borgo Mezzanone (LEGGI: Ancora vandali sul bus, pugno duro dell'Ataf: "Ora basta: la linea per Arpinova è soppressa").

APPALTO PER IL SERVIZIO AI MINORI. Paradossale che nessuna presa di posizione si sia registrata da parte dell’Opera Nomadi di Foggia, presieduta da Antonio Vannella. Proprio l’Opera Nomadi ha ottenuto in gestione l’appalto per il servizio di accompagnamento dei minori del campo nelle scuole foggiane. Oltre 30mila euro per assicurare nei dieci mesi scolastici la presenza di quattro operatori per due ore al giorno sugli autobus che accompagnano e riportano a casa i minori del campo. L’appalto parte in ritardo poiché – per il secondo anno consecutivo - è stato assegnato all’Opera Nomadi dopo un primo bando andato deserto ed uno successivo in cui è stata unica l’offerta presentata. Prima dell’Opera Nomadi a gestire il servizio era la cooperativa sociale Grilloperante per un importo che non superava i 15mila euro, ovvero la metà.

LE DICHIARAZIONI DI VANNELLA. Niente autobus, dunque, per i residenti nell’ambito dell’ordinario servizio di trasporto pubblico locale. Sì all’autobus ‘a pagamento’. Una contraddizione che non fa storcere il naso a Vannella, che sollecitato sulla questione, ha replicato: “Si tratta di due servizi totalmente differenti. Quello per i minori è un servizio sociale. Sulla soppressione ho letto sui giornali essendo fuori Foggia da qualche giorno. Purtroppo gli episodi si sono verificati, noi tra l’altro l’abbiamo sempre detto che la soluzione del campo crea le condizioni per potenziali esplosioni di violenza: è una bomba che in qualsiasi momento può scoppiare”.

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload