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Differenziata, il Comune di Foggia dice no ai paletti antifurto: al loro posto acquistati altri mezzi

Richiesta la fornitura di un autocompattatore e di un Porter a vasca

Non sarà installato alcun paletto antifurto che doveva servire a evitare la sottrazione dei cassonetti della raccolta differenziata. Al loro posto, come richiesto da Amiu, saranno acquistati altri mezzi: per la precisione un autocompattatore posteriore e un Porter a vasca.

I FONDI PER L'ACQUISTO. Ammontano a circa 170mila euro i fondi destinati all'acquisto di due ulteriori mezzi per la raccolta differenziata. La somma è stata dirottata dal Comune di Foggia attraverso una rimodulazione del progetto finanziato dalla Regione Puglia , sfruttando alcune economie gran parte delle quali rivenienti dal mancato acquisto dei paletti antifurto per i cassonetti. È stata l'Amiu - la società barese di gestione del servizio di igiene urbana - con nota dello scorso 27 settembre, a indicare come necessario l'acquisto di un ulteriore compattatore e di un mezzo a vasca “onde garantire un miglior servizio di raccolta di prossimità”.

LA SCELTA. La scelta fatta a Palazzo di Città rappresenta indubbiamente un atto di fiducia verso i cittadini. In fase di avvio del progetto, buona parte dei cassonetti è stata posizionata su strade pubbliche e non all'interno di condomini e non è mancato quache episodio, per fortuna isolato, di spostamenti forzati. Sul web è spuntata anche qualche foto di gruppi di persone che trascinavano con sé i cassonetti.

LE CRITICITA'. Ora la scelta di non installare i paletti antifurto e di potenziare il parco mezzi, nella speranza che possa trattarsi di un provvedimento capace di migliorare il servizio, partito tra alti e bassi e con qualche criticità. In tanti hanno lamentato la possibilità di aprire con una stessa chiave qualsiasi cassonetto e in qualche caso la non puntualità del servizio di raccolta. D'altra parte sono tante le foto scattate di cassonetti stracolmi di rifiuti indifferenziati, in particolare è spiccata la segnalazione della presenza di apparecchi elettronici nei bidoni destinati alla carta. Inciviltà o disinformazione? Il tempo potrà chiarirlo, intanto occorre fare ogni sforzo per far decollare il progetto.

di Michele Gramazio


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