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Comune, i Popolari Pugliesi contro Capotosto e Rignanese: "Salto della quaglia giustificabile solo per tornaconti personali”

Decideranno domani sera, 22 marzo, se mettere nero su bianco le dimissioni o continuare a contrastare l'Amministrazione Comunale dall'interno del Consiglio. Ma intanto, i Popolari Pugliesi "confermano la propria distanza dalla linea che il sindaco di Foggia si ostina a inseguire nel tentativo di salvare il suo governo dal baratro in cui è riuscito irrimediabilmente a cacciarsi. E se Capotosto e Rignanese hanno cambiato idea, liberi di farlo, ma sono fuori dalla nostra formazione consiliare che ha un solo mandato ben chiaro: porre la parola fine a questa esperienza amministrativa targata Franco Landella”. Così Rino de Martino, Coordinatore de I Popolari Pugliesi, commenta la scelta che i consiglieri Capotosto e Rignanese hanno assunto - dice Rino de Martino - con un eclatante “salto della quaglia giustificabile solo per tornaconti personali”.

IL QUADRO. A sostegno di questa netta presa di posizione intervengono anche i Consiglieri Massimiliano Di Fonso e Danilo Maffei. “Avevamo concordato in piena armonia che l’unica via praticabile per noi nel compromesso quadro politico venutosi e determinare poteva ritrovarsi in un sostegno istituzionale, non politico - dice Di Fonso -. Ma evidentemente Capotosto e Rignanese sono caduti nel cappello del mago con il quale il sindaco Landella va in giro nel tentativo di cercare una maggioranza che non ha più e che non riuscirà a ricomporre, non solo perché nessuna voce di quell’apparato si alza per difenderne le scelte e l’operato, ma soprattutto per le nubi calate sul Palazzo che sembrano voler preannunciare giorni sempre più difficili da gestire”.

I DOCUMENTI POLITICI.  “Al di là delle promesse che il sindaco può aver immaginato per far cambiar pensiero ai due consiglieri - rincara la dose Danilo Maffei -, resta il fatto davvero stupefacente di come due persone così esperte e navigate possano cadere in un’attrazione che si rivelerà fatale, per le stesse ragioni sulle quali Capotosto e Rignanese hanno più volte posto l’accento con dichiarazioni pubbliche e in documenti politici, salvo poi esercitare una giravolta spericolata. In ogni caso, auguri ad entrambi. Chissà che questa volta Landella non faccia sul serio”.

INSIEME PER FOGGIA. “Le statistiche faticheranno non poco - sottolinea con sarcasmo il documento dei Popolari Pugliesi - ad aggiornare la velocità incredibile con cui Pasquale Rignanese mostra quella sua innata indole nel cambiar idea, perché in soli 18 mesi è transitato da Forza Italia, che lo ha eletto, poi nella Lega e poi ancora nel gruppo indipendente ed ancora nei Popolari Pugliesi, per approdare ora nel gruppo Insieme per Foggia. Una palmare forma di inquietudine che lascia sbigottiti. Quanto ad Antonio Capotosto - continua il documento - il suo atteggiamento inaffidabile così palese non riesce neanche a preservare il buon ricordo politico del suo compianto genitore, Luigi, mai dimenticato comunista noto per la sua coerenza quando vestì i panni del consigliere comunale proprio a Foggia”.

IL DEGRADO.  “Vero è - conclude la nota diffusa da Rino de Martino - che questa storia del Comune di Foggia è giunta ad un punto di non ritorno, come dimostrano i disimpegni ed il clima di veleni che avvolge il Palazzo, non ultime le dimissioni di Giovanni Quarato, tutti segnali indicativi di quanto sia lunga la distanza dai cittadini dell’attuale governo civico, incapace di intercettare il degrado morale e gestionale in cui la Città di Foggia è venuta a trovarsi, nonostante qualche compiacente intervista che vorrebbe rappresentare un Sindaco con il vento in poppa, ancora in vena di proclami per un futuro che non c’è. Tutto ciò in attesa del lavoro che la Commissione d’Accesso sta svolgendo per accertare, come il Prefetto ha disposto, fatti e misfatti”.

di Redazione 


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