Commissione per l'opera di Limosani, De Sabato insorge: "Istituzione superflua e ridondante, inutile sperpero di soldi pubblici"
"Di male in peggio, la donazione alla città diventa una consulenza da 6000 euro". Manifesta sorpresa e sgomento Antonio De Sabato nell'apprendere, in qualità di Vicepresidente della Commissione Cultura, l'istituzione di una Commissione Scientifica Temporanea di Scopo con un impegno economico di 6.000 euro, destinata a valutare l'opera dei "2 Cuori" dell'artista Limosani. "Tale notizia - commenta il consigliere comunale - risulta in netto contrasto con i compiti e le funzioni proprie della nostra commissione e rappresenta un evidente tentativo di legittimare quella che appare come la classica consulenza destinata a sperperare denaro pubblico" (Leggi: Il "regalo" alla città costa 6mila euro ai foggiani: una commissione (retribuita) deciderà dove collocare l'opera di Limosani).
SUPERFLUA. Per De Sabato, "l'istituzione di questa commissione, che dovrebbe occuparsi di verificare gli aspetti artistici, architettonici, paesaggistici e legali dell'installazione nel parco urbano Campi Diomedei o in altre zone della città, appare superflua e ridondante.
In realtà, se l'opera dell'artista Limosani potrà essere realizzata, ciò avverrà esclusivamente sulla base delle decisioni della Soprintendenza e del Consiglio Comunale, e non certo per una valutazione commissionata ad hoc e a pagamento".
IL DUO AMATORE - GALASSO. L'ex candidato sindaco critica poi l'operato della giunta, e in particolare del duo Amatore-Galasso, che "si configura come l'ennesima performance propagandistica che i cittadini di Foggia stanno pagando a caro prezzo.
Invece di attivare e consultare la Commissione Cultura nel pieno esercizio delle sue funzioni e prerogative, si preferisce bypassare l'organo competente, creando così un precedente pericoloso e dispendioso". Per De Sabato "questo episodio dimostra un ritorno a vecchie logiche di gestione della cosa pubblica, che sembravano superate ma che invece vengono riproposte e rafforzate da una narrazione inconsistente e fuorviante.
La creazione di una commissione inutile e costosa, decisa in sfregio alle competenze della Commissione Cultura, è uno scempio che non si può ignorare.
A tal proposito esprimo il mio totale disappunto e chiedo con fermezza - conclude - che si ponga fine a queste pratiche di gestione del denaro pubblico, restituendo alla Commissione Cultura il suo ruolo legittimo di valutazione e decisione in materia di politiche culturali".
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