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Comune, nuovo affondo del centrosinistra: "Consiglieri di maggioranza incollati alla poltrona ma gli assessori non possono chiamarsi fuori"

"Siamo di fronte ad un’assise comunale delegittimata e priva di qualsiasi credibilità, profondamente e irreversibilmente contaminata da gravi e reiterati fenomeni corruttivi”. Arriva la nuova invettiva dei consiglieri comunali di minoranza di centrosinistra - Pippo Cavaliere, Lino Dell'Aquila, Lia Azzarone, Sergio Clemente, Antonio De Sabato, Francesco De Vito, Rosario Cusmai, Michele Norillo, Anna Rita Palmieri, Giulio Scapato -, alla vigilia della nuova seduta dell'Assemblea cittadina, convocata per domani, 11 maggio.

IL MERCATO. Dopo il dettagliato elenco delle già note situazioni di vari consiglieri di maggioranza, tra arrestati, sospesi e dimissionari, dal centrosinistra emerge come sia “chiaro a tutti, comprese alcune forze politiche dell’attuale maggioranza, che non ci sono più le condizioni per prolungare ulteriormente la consiliatura in corso, se non attraverso il giro sempre più vorticoso di quelle ‘porte girevoli’ cui accennava un autorevole editorialista, che ha (giustamente) paragonato l’attuale consiglio ad un mercato”.

POLTRONE E ASSESSORI. Evidentemente – sottolineano Cavaliere & C. - per alcuni consiglieri comunali rimanere incollati alla poltrona a scapito dell’immagine e della dignità della nostra Città è l’unica cosa che conti, ed è ben più importante che assicurare sviluppo e posti di lavoro a chi reclama un diritto fondamentale della nostra Costituzione. Eppure sanno bene che l'attuale contesto costituisce un limite invalicabile per una crescita economica e culturale”. Poi, l’affondo agli assessori: “La nuova Giunta, anche nelle sue componenti caratterizzate come ‘tecniche’, non può chiamarsi fuori. Gli assessori non possono non sapere che il compito prioritario di una giunta, stabilito per legge, è quello di attuare gli indirizzi generali impartiti dal consiglio comunale, a cui ha il dovere di riferire della propria attività. In altre parole la giunta comunale è un organo legato a doppio filo con quel consiglio comunale. Chi non senta di dover salvaguardare la propria personale immagine, avverta il dovere di salvaguardare quella dei mondi e dei contesti da cui gli assessori tecnici provengono”.

di Redazione 


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