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Mafia al Comune di Foggia, il prefetto incontra Vaccaro: dal procuratore nuovi elementi per la relazione finale al Ministero

Il Procuratore della Repubblica, Ludovico Vaccaro, è stato sentito nei giorni scorsi dal Prefetto, dopo che quest’ultimo ha ricevuto la relazione della commissione d’accesso sul pericolo di infiltrazioni mafiose all’interno del Comune di Foggia.

L’INCONTRO. Il magistrato è stato ascoltato in una riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica del quale fanno parte anche il Questore, il Comandante Provinciale dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Si tratta di un atto previsto espressamente dalla normativa ma è naturale che nel caso del capoluogo dauno, le parole del procuratore Vaccaro assumono particolare rilievo e possono aver completato il quadro di conoscenze rispetto all’analisi della commissione d’accesso.

DEROGA AL SEGRETO ISTRUTTORIO. Il testo unico degli Enti Locali, infatti, prevede nell'ambito della procedura di verifica di infiltrazioni mafiose, un’espressa deroga al segreto istruttorio cui normalmente sono tenuti i pubblici ministeri nel corso delle indagini. Il procuratore ha potuto quindi comunicare al Prefetto tutte le informazioni riguardanti procedimenti penali ancora in corso che abbia ritenuto opportuno riferire. Nello scorso marzo, era stato lo stesso Ludovico Vaccaro a parlare di “preoccupanti legami fra consiglieri comunali ed esponenti vicini a clan mafiosi” emersi nelle inchieste sulle bombe al ristorante Poseidon e al centro anziani “Il Sorriso di Stefano”. Ma non è detto che siano questi gli unici procedimenti giudiziari del quale abbia parlato.

TEMPI STRETTI. Intanto, sul contenuto della relazione ricevuta dal Prefetto vi è il massimo riserbo. La parola d’ordine delle istituzioni interessate, d'altra parte, è quella di procedere spediti verso una conclusione, senza sacrificare naturalmente le esigenze di accertamento. Dopo l’invio, in questi giorni, della relazione del Prefetto al Ministero vi sarebbero tre mesi per stabilire o meno lo scioglimento del Comune. Ma Foggia rappresenta un caso unico e i tempi saranno molto più rapidi. Contestualmente all’insediamento della commissione d’accesso, infatti, sono giunti gli arresti del sindaco Franco Landella e dell’ex presidente del consiglio comunale Leonardo Iaccarino, in un’inchiesta per concussione e corruzione che ha coinvolto anche diversi consiglieri comunali. A causa del terremoto giudiziario si è già giunti (per motivi differenti) allo scioglimento del Consiglio e si dovrebbe quindi procedere a nuove elezioni. La finestra elettorale è prevista in una domenica tra il 15 settembre e il 15 ottobre prossimi e i comizi elettorali dovranno essere indetti almeno 50 giorni prima, cioè entro la fine del mese di agosto. La volontà è quella di giungere a una definizione, in un senso o in un altro, entro quella data.

di Michele Gramazio


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