Comune di Foggia, Pippo Cavaliere: “Governo dei migliori? Come mettere polvere sotto al tappeto”
La nota dell’esponente di centro-sinistra
A pochi giorni dalla “trovata” del centro-destra di pensare a un non meglio identificato (e fattibile) “governo dei migliori”, in un clima a dir poco teso dentro e fuori le mura di Palazzo di Città, arriva la nota dell’ex candidato sindaco del PD, Pippo Cavaliere. “Preoccupante - dice - che in molti non sembrano avere compreso la portata di quello che è accaduto e che sta accadendo”.
INCONCEPIBILE. A detta dell’esponente comunale del centro-sinistra sarebbe quanto meno “autolesionistico e inconcepibile che in presenza di vicende così gravi ci si possa interrogare su ipotetici ‘governi dei migliori’, tralasciando e ignorando i fatti e le circostanze finora trapelate. Essendo un convinto garantista - si legge ancora nel suo comunicato stampa - non entro nel merito delle censure verso il sindaco che sarebbero contenute in documenti delle forze dell’ordine, anche se il fatto che siano state rivelate e rilevate in sede non locale dovrebbe far comprendere quanto la partita sia importante e complicata”.
CONSIGLIERI E PREGIUDICATI. “Pesano come macigni, invece, i comportamenti di taluni consiglieri comunali: c’è chi fornisce suggerimenti a pregiudicati per fuorviare le forze dell’ordine, con ciò irridendo il loro prezioso lavoro di prevenzione e di contrasto alla criminalità, e allo stesso tempo i tanti imprenditori e commercianti vittime di estorsioni ed usura. C’è chi invece viene accostato ad un soggetto riconducibile ad ambienti criminali, oggi in regime carcerario, che, nel pieno di una campagna elettorale, beneficia addirittura di un contributo economico con fondi comunali!”
PERCHE’ QUESTO SILENZIO? INACCETTABILE, DUNQUE, ALLA LUCE DI QUANTO EMERSO NELLE ULTIME SETTIMANE, CHE LA GRAN PARTE DELLA MAGGIORANZA AL COMUNE NON ABBIA PRESO DECISIONI NETTE, MEN CHE MENO ESPRESSO “SDEGNO” O “CONDANNA”. “Perché questo inspiegabile silenzio? E come sarà interpretato da chi è chiamato a giudicare? A volte un silenzio può essere più eloquente di un fiume di parole. Affannarsi ad eleggere un nuovo presidente del consiglio - scrive ancora Cavaliere - persona perbene e stimabile, o pensare all’ennesimo azzeramento e rimpasto della giunta, è un po’ come mettere la polvere sotto il tappeto, far finta che non sia successo nulla…nella terra della quarta mafia”. Assolto, per Cavaliere, solo l’ex presidente di Ataf, Giandonato Lasalandra: “un nostro avversario che rispettiamo, che ha lasciato il suo incarico”.
CORRUZIONE DELLA COSCIENZA. “Alla marcia per la legalità del 10 gennaio dello scorso anno - conclude - cui ha dato ampio risalto la stampa nazionale, don Luigi Ciotti ha tuonato: ‘La peggiore forma di corruzione è quella della propria coscienza, quando non facciamo ciò che sappiamo che è nostro dovere fare’. E in un simile contesto, ciò che la Città non è più in grado di sopportare è il silenzio degli onesti”.
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