Presunte tangenti al Comune, interrogati i quattro accusati: bocche cucite in attesa del Riesame
Bruno Longo, Antonio Parente, Antonio Apicella e Luigi Panniello non hanno risposto ai magistrati
Il consigliere comunale di Forza Italia, attualmente sospeso, Bruno Longo, il funzionario del settore informatico del Comune di Foggia Antonio Parente, il dentista in pensione Antonio Apicella e l’imprenditore Luigi Panniello si sono avvalsi della facoltà di non rispondere nel corso degli interrogatori di garanzia che si sono tenuti ieri mattina – giovedì 18 febbraio – alle ore 10 presso il Tribunale di Foggia.
NESSUNA RISPOSTA. I quattro, arrestati nell’ambito dell’operazione ‘Nuvola d’oro’, non hanno risposto alle domande dei magistrati. L’accusa è di induzione indebita, reato che comporta una condanna da sei a dieci anni e sei mesi. Avrebbero intascato, in tre tranches, una tangente di 35mila euro dall’imprenditore molisano Massimo Palange che ha confessato quanto avvenuto. Diversa la strategia dei difensori dei quattro imputati. Scelto il silenzio per i loro assistiti mentre sarà depositato il ricorso al Tribunale del Riesame contro la misura cautelare dell’arresto. Intanto, si fa strada l'intenzione che mira a far considerare inutilizzabili le intercettazioni ambientali e telefoniche. Le stesse, infatti, erano state disposte nell’ambito di un altro procedimento a carico degli indagati. Se passasse la linea difensiva, si tratterebbe di un grossolano errore da parte della Procura.
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