Il Comune di Foggia
ha annullato in autotutela le determine dirigenziali n. 2276 e 2278 del 31 dicembre 2024, con le quali erano state approvate le graduatorie dei vincitori, rispettivamente dei concorsi per 17 posti da istruttore contabile e 6 posti da programmatore. Il dirigente Giuseppe Marchitelli, nelle due prime determine dell’anno 2025, adottate proprio oggi – 2 gennaio – ha addebitato l’annullamento a un mero errore materiale vale a dire quello di aver allegato una graduatoria provvisoria che non ha tenuto conto dei titoli di preferenza previsti dalla legge in caso di parità di punteggio. Le nuove graduatorie saranno approvate in tempi brevi ma, intanto, il pasticcio è servito e la confusione resta anche perché le graduatorie pubblicate e tuttora scaricabili sul portale del reclutamento
www.inpa.gov.it riportano già, nell’ultima colonna a destra, l’indicazione dei titoli di preferenza per i candidati.
LE LAMENTELE. Il Comune di Foggia ha cercato di chiarire quanto avvenuto con un comunicato ufficiale. La sindaca Maria Aida Episcopo, con un post sul profilo personale Facebook, ha voluto minimizzare l’episodio. Ciò, tuttavia, non è bastato a spegnere le lamentele dei cittadini. . La pubblicazione delle determine con le nuove graduatorie – siamo certi - contribuirà a chiarire meglio quanto avvenuto. Nel frattempo, tuttavia, il problema resta e le scarne motivazioni con le quali il dirigente Marchitelli ha annullato gli atti non aiutano molto. Sul portale del reclutamento e in albo pretorio, in attesa delle rettifiche, sono tuttora scaricabili sia la graduatoria per i
17 posti da istruttore contabile che quella per
i 6 posti da programmatore e nell’ultima colonna a destra sono riportati anche i titoli di preferenza dei vincitori e degli idonei. Cosa intende dire dunque il dirigente Marchitelli? L’errore, insomma, causa quanto meno confusione. Nessun
dubbio sulla legittimità degli atti e nessuna voglia di sollevare un polverone.
Ma, trattandosi di concorsi attesi da anni, che hanno attirato – giustamente - le
attenzioni di tutti, la superficialità con cui si è incappati nell’errore
risulta quasi imperdonabile tanto da renderlo strafalcione. Se ci si è vantati –
e non c’è motivo di dubitare – della massima trasparenza nel procedimento, a
questo punto sarebbe necessaria una semplice azione: ammettere lo sbaglio e
chiedere scusa. E non, come spesso accade alla prima cittadina, fare caccia
alle streghe e rincorrere i dietrologi.