“Concorsi
deserti”: la Asl Foggia lancia l’allarme
Medici e specialisti, i posti restano vacanti
Un Comitato di Crisi, coordinato dal Direttore Sanitario e costituito da dirigenti medici dei Presidi Ospedalieri aziendali, che quotidianamente collaboreranno con la Direzione Generale nella ricerca delle soluzioni più appropriate. È quello che verrà istituito dalla Asl Foggia, che lancia l’allarme per i ‘concorsi deserti’. “Arruolare quelle categorie di specialisti ormai introvabili quali anestesisti, ortopedici, radiologi, medici di Pronto Soccorso, psichiatri è una delle preoccupazioni principali di questa Direzione Generale. Per farlo – spiega il Direttore Generale della ASL Foggia Vito Piazzolla -, stiamo utilizzando tutti gli strumenti che la legge mette a nostra disposizione”.
I CONCORSI. Le procedure messe in atto negli ultimi tre anni sono circa centotrenta tra mobilità, concorsi e avvisi pubblici, portate avanti nonostante le poche risorse umane disponibili. A dicembre si è concluso il concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di 5 specialisti in Ortopedia: la domanda è stata presentata da 22 candidati di cui 21 sono stati ammessi alle procedure concorsuali. Alle prove si sono presentati 6 candidati dei quali 5 sono risultati vincitori, il sesto idoneo. Dei 5 vincitori, solo uno ha accettato l’incarico ed è stato assegnato a Manfredonia, dove, in quel momento, c’era una maggiore necessità, poiché vi erano in servizio 2 ortopedici in tutto. Gli altri 4 vincitori si sono riservati di dare la propria disponibilità. Al professionista risultato idoneo l’Area di competenza sta chiedendo la disponibilità a subentrare all’incarico.
I POSTI VACANTI. Per quanto concerne la disciplina di Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza (Pronto Soccorso) è stato bandito il concorso per 5 posti a tempo indeterminato. In 27 si sono candidati, 17 sono stati ammessi, ma le prove sono andate deserte. I posti, pertanto, sono rimasti vacanti. Concluso anche il concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di 8 specialisti in Anestesia. Dei 33 candidati, tutti ammessi, si sono presentati alle prove in 9. Degli 8 vincitori, sono stati assunti 6, tutti già dipendenti a tempo determinato. Un settimo ha rinunciato all’incarico. L’ottavo ha dato disponibilità verbale ad entrare in servizio dalla seconda metà di aprile. Per quanto concerne la disciplina di Radiodiagnostica, è stato bandito un concorso per 3 posti a tempo indeterminato. La commissione esaminatrice si insedierà il prossimo 20 marzo. Sono giunte 61 domande. Tutti i candidati sono stati ammessi. L’Azienda ha bandito concorsi anche per l’assunzione di uno specialista nella disciplina di Medicina Trasfusionale: sono giunte 29 domande, i candidati sono stati tutti ammessi alle prove.
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GLI ALTRI POSTI. In merito agli altri concorsi banditi (7 posti per Psichiatria, 2 posti per Gastroenterologia, 6 per Ginecologia, 3 per Patologia Clinica, 1 posto per Chirurgia Generale, 7 per Medicina Interna, 10 per Cardiologia, tutti a tempo indeterminato) si è in attesa del risorteggio delle commissioni esaminatrici, in quanto i componenti nominati, provenienti da tutte le regioni d’Italia, hanno sempre rifiutato l’incarico.
Per quanto riguarda il concorso Pediatria, lo scorso 8 marzo l’Azienda ha pubblicato un nuovo bando aumentando il numero dei posti a tempo indeterminato da 6 a 11. Il concorso, inoltre, è stato aperto anche ai medici iscritti all’ultimo anno del corso di Specializzazione i quali, però, potranno essere assunti solo al conseguimento del titolo.
La Direzione prevede di riaprire allo stesso modo i concorsi nelle aree maggiormente critiche così da permettere a più candidati, anche specializzandi, di parteciparvi.
LA PROSPETTIVA. La carenza di medici è una piaga dell’intero Sistema Sanitario Nazionale. Le stime parlano di circa 25.000 medici pronti al pensionamento tra il 2019-2021, quota destinata a raggiungere le 52.000 unità entro il 2025: in pratica il 50% degli attuali professionisti.
In particolare, si prevede che, nel 2025, mancheranno in tutto: 4.180 Medici di Pronto Soccorso, 3.323 Pediatri, 1.828 Internisti, 1.395 Anestesisti, 932 Psichiatri.
Già attualmente, la Puglia ha a disposizione circa 15.000 medici in meno rispetto ad altre regioni quali l’Emilia Romagna. Nonostante ciò, riesce a raggiungere buoni risultati nella erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza.
La carenza dei medici, inoltre, non è l’unica criticità a cui le Aziende Sanitarie devono far fronte. Sotto organico sono anche i servizi amministrativi. Carenza - concludono dalla ASL - che la Direzione della ASL Foggia ha cercato di tamponare in questi anni arruolando funzionari e dirigenti amministrativi a tempo determinato, collocati nelle aree più critiche, tra cui proprio la Gestione delle Risorse Umane.
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