Strage di San Marco in Lamis, Giovanni Caterino condannato all’ergastolo
Colpevole di omicidio in concorso con l’aggravante del metodo mafioso
Giovanni Caterino è stato condannato all’ergastolo, colpevole di omicidio in concorso, con l’aggravante del metodo mafioso nella strage di San Marco in Lamis.
LA CONDANNA. È questa la decisione della Corte di Assise di Foggia al termine del processo di primo grado a carico dell’uomo ritenuto il basista che condusse i killer sul luogo dell’agguato il 9 agosto 2017 quando furono uccisi Mario Luciano Romito, suo cognato Matteo De Palma e i giovani fratelli agricoltori Luigi e Aurelio Luciani.
IL PROCESSO. L’udienza conclusiva, tenutasi nella giornata di oggi, lunedì 30 novembre, è iniziata alle 9 ed è terminata nel pomeriggio. In due ore di requisitoria, il Pubblico Ministero ha tratteggiato un quadro complessivo del fenomeno mafioso in provincia e ha chiesto l’ergastolo per l’imputato. La Corte ha accolto in pieno la tesi dell’accusa. A nulla è valsa la lunga arringa, oltre 4 ore, del collegio difensivo composto da Nocita e Giulio Treggiari che avevano chiesto l’assoluzione. Accolte anche le richieste di parte civile: riconosciuto il danno per Comune, Regione Puglia e l’associazione Libera.
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