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Confesercenti: "Una associazione antiracket? Non serve, a Foggia c'è già"

"Noi operiamo gratis, oggi si farebbe coi soldi dei Pon"

A Foggia non serve una nuova associazione antiracket, perché esiste già. E funziona senza investire soldi. A sorpresa, la Confesercenti irrompe a gamba tesa nella discussione riguardante la costituzione di un’associazione antiracket e contro l’usura.
OPERATIVA DA UNDICI ANNI. Dal 2002 – si legge nel comunicato - su iniziativa della Confesercenti è operativa “SOS Impresa”, legalmente registrata presso la Prefettura di Foggia come prevede la legge. “SOS Impresa” ha al suo attivo un’attività consolidatasi nel tempo: lavora nello stimolare e favorire un clima di fiducia per far emergere il fenomeno attraverso la denuncia, assicura assistenza alle vittime, accompagna l’accesso alle provvidenze previste dalla legge e si è costituita parte civile nei processi avviati grazie alla denuncia delle vittime. Iniziativa che, tra i suoi promotori, nel 2002, figurava anche Tano Grasso.
QUESTIONE DI SOLDI. E se proprio Grasso ha invece annunciato a dicembre che “entro un anno Foggia avrà la sua associazione antiracket”, la Confesercenti la ritiene una scelta dettata dalla voglia di sfruttare investimenti economici. L’attività è stata svolta da volontari che non hanno utilizzato alcun finanziamento. Non c’erano ancora i PON che in alcuni casi, oggi, costituiscono l’unica motivazione per la costituzione di Associazioni Antiracket di cui tanto si parla sui giornali. E’ anche attivo un numero verde (800.900767) che, nei prossimi giorni, sarà nuovamente pubblicizzato con un’apposita e mirata campagna pubblicitaria a Foggia e in provincia.
L’IMPEGNO. “SOS Impresa”, in provincia di Foggia, si è attivata a favore delle vittime che hanno denunciato gli estorsori o gli usurai, costituendosi parte civile nei processi, affiancando gli imprenditori danneggiati dagli attentati che hanno ottenuto il risarcimento previsto dalla legge e, in alcuni casi, ha segnalato alla Prefettura, comportamenti vessatori da parte di istituti bancari.
“UNA NUOVA ASSOCIAZIONE NON SERVE”. Con le Autorità preposte (Prefettura, Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza) sono sempre più frequenti i confronti e le attività di accompagnamento su episodi specifici. Ogni Associazione che nasca con questi obiettivi può sicuramente rafforzare le azioni delle realtà già presenti ma non rappresenta il toccasana per l’increscioso fenomeno delle estorsioni e dell’usura.

di Redazione 


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