Al Conservatorio un convegno e una mostra per ricordare il compositore Evemero Nardella
‘Evemero Nardella. Dalla canzone napoletana d’autore all’operetta italiana di primo Novecento’ è il titolo del convegno nazionale di studi che il Conservatorio di Musica Umberto Giordano ospiterà in auditorium il 19 e 20 maggio prossimi.
IL CONCERTO DEGLI ALLIEVI. Venerdì si parte alle ore 14.30 con l’inaugurazione della mostra di manoscritti autografi di Nardella curata da Lilly Carfagno. Dopo i saluti istituzionali del presidente del conservatorio il prof. Saverio Russo e del direttore il Maestro Francesco Montaruli, prenderà il via la sessione
dedicata alla canzone napoletana d’autore. A seguire ci sarà un concerto degli allievi delle
classi di canto lirico delle professoresse Maria Gabriella Cianci, Maria Paola De Luca,
Angela Bonfitto e Rosa Ricciotti che eseguiranno dei brani del repertorio di Nardella.
IL CONVEGNO. Sabato, la sessione mattutina del convegno che inizierà alle ore 9.00, porrà l’attenzione
sull’operetta italiana del primo Novecento con un focus su ‘L’isola azzurra’, operetta inedita del
compositore.
Il convegno, che vedrà la partecipazione di relatori provenienti da diversi conservatori e atenei
italiani, è il primo step di un progetto più ampio dedicato al compositore di origini foggiane
curato dal comitato scientifico composto dal maestro Agostino Ruscillo (coordinatore), Patrizia
Balestra, Paola De Simone e Michele Girardi. Un progetto che, tra l’altro, prevede
l’allestimento in prima assoluta de ‘L’isola azzurra’, operetta in tre atti su parole di Rocco
Galdieri, composta tra il 1913 e il 1914, il cui manoscritto è conservato nella biblioteca del
conservatorio foggiano.
LA MELODIA “ALLA NARDELLA”. “Nel corso degli ultimi anni – spiega il maestro Agostino Ruscillo, ideatore e coordinatore del
progetto – il Conservatorio Umberto Giordano ha promosso una serie di importanti progetti di
ricerca musicologica che hanno stimolato principalmente gli studi sulla figura di Umberto
Giordano. Restava ancora da indagare il milieu cittadino e provinciale, specialmente della fin
de siècle. E a tal proposito su una idea progettuale, avallata poi dal Dipartimento della Ricerca,
si è puntato alla valorizzazione del musicista Evemero Nardella, un compositore che seppe
rivestire di eleganza aristocratica la canzone napoletana e che creò un tipo particolare di
melodia, ancora oggi detta ‘alla Nardella’. Di Nardella, inoltre, la Biblioteca del Conservatorio
Giordano conserva un manoscritto inedito che riveste un’importanza straordinaria, ‘L’isola
Azzurra’, operetta in 3 atti che dopo un importante lavoro di trascrizione, edizione e
orchestrazione sarà allestita in prima assoluta alla fine di ottobre”.
LA MOSTRA. “A partire da venerdì – ricorda Lilly Carfagno, curatrice della mostra – ci sarà anche una mostra che darà la possibilità di ammirare quanto custodito nella biblioteca del Conservatorio.
Possediamo, infatti, il suo fondo privato donato dagli eredi intorno ai primi anni ’50. Un fondo
che oltre a ‘L’Isola azzurra’ comprende una ninna nanna dedicata al principe di Napoli, canzoni
che Nardella ha firmato a quattro mani con importanti poeti del tempo come Rocco Galdieri ed
Ernesto Murolo. Un’occasione imperdibile. Per questo invitiamo tutta la cittadinanza a venire in
Conservatorio”.
LA BIOGRAFIA. Evemero Nardella (Foggia, 25 settembre 1879 – Napoli, 23 aprile 1950)
La formazione accademica avvenne presso il Conservatorio di san Pietro a Majella di Napoli
sotto la guida di Giuseppe Martucci, Paolo Serrao e di Camillo de Nardis, diplomandosi in
canto, nel 1902, e in composizione nel 1903. Contestualmente inizia a dedicarsi alla direzione
di coro e alla direzione di orchestra prediligendo il melodramma e assumendo, perlopiù nei
teatri pugliesi, anche il ruolo di organizzatore di spettacoli lirici. La sua celebrità resta
indissolubilmente legata alle canzoni piedigrottesche (che ottennero una rilevante diffusione e
furono pubblicate dalle più importanti case editrici di Napoli) fra le quali ricordiamo ‘Ammore ‘e
femmena’ (1908), ‘Mmiez’o ggrano’ (1909), ‘Suspiranno’ (1909), ‘Che t’aggia dì’ (1938).
Rocco Galdieri (Napoli, 18 ottobre 1877 – 16 febbraio 1923) e Nardella si incontrarono per la
prima volta nel 1910 nella casa editrice Izzo. Da allora iniziarono una proficua collaborazione
che diede vita a tantissime canzoni fra cui la bellissima ‘E bonasera ammore’(1911). Nel 1914
portarono a termine un importante progetto operettistico in tre atti, ‘L’Isola azzurra’, mai
rappresentata, che costituisce il vertice di questa fattiva intesa artistica.
Nel 1913 Nardella compose la musica dell’inno nazionale albanese, su testo di Lonith Logory,
commissionato per il brevissimo Regno d’Albania che sarebbe nato dopo pochi mesi sotto lo
scettro di Wilhelm von Wied, il quale regnò per soli sei mesi. Il 31 luglio 1925 fu nominato
Cavaliere della Corona d’Italia da Vittorio Emanuele III di Savoia. Il 22 maggio del 1926, al
Politeama di Napoli andò in scena la prima rappresentazione di ‘Miss America’, operetta in tre
atti su libretto di Ezio Lucio Murolo e Federico Astaria.
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