Conservatorio, a Foggia concerto e masterclass di Roberto Cappello
E' considerato considerato tra
i maggiori pianisti della scena musicale internazionale,
ai
vertici del concertismo contemporaneo,
con una tecnica trascendentale, una raffinata sensibilità
artistica e un’arte
interpretativa unica
nel suo genere. E Roberto Cappello giovedì
28 marzo sarà in concerto presso l’Auditorium del Conservatorio
“Umberto Giordano” (ingresso
libero dalle
ore 20, inizio del concerto ore 20.30) con un recital pianistico con musiche di Schubert a Liszt (al concerto seguirà la masterclass di pianoforte del 29 e 30 marzo, organizzata dal Dipartimento di strumenti a tastiera e
percussione e coordinata dal Prof. Michele Gioiosa).
SUL PALCO. Roberto
Cappello ha al suo attivo migliaia
di concerti in tutto il mondo.
Ha iniziato gli studi musicali giovanissimo suonando il pianoforte e
il violino e destando subito notevole interesse per l’esordio
come ‘enfant prodige’ a soli sei anni presso la Kontzerthaus di
Vienna.
Ha proseguito lo studio del pianoforte con il maestro Rodolfo
Caporali presso l’Accademia di Santa Cecilia a Roma. Da quel
momento iniziano le affermazioni ai concorsi:
Città di Senigallia, Maria Canals di Barcellona, Il nazionale di
Treviso, fino alla consacrazione definitiva nel 1976 con il
conseguimento del primo
premio al concorso pianistico Internazionale “Busoni”,
che da 25 anni non veniva assegnato ad un pianista italiano. Da
allora la brillante carriera
internazionale presso
i più importanti teatri del mondo e per le istituzioni musicali più
prestigiose, ospite regolare dei più importanti festival.
Cappello
ha inciso i valzer di Strauss nelle trascrizioni virtuosistiche dei
più famosi pianisti del passato e recentemente l’intero corpus dei
Lieder di Franz Schubert trascritti per pianoforte da Liszt. Nel 1994
ha inaugurato la stagione da camera del teatro alla Scala di Milano e
nel 1995 la stagione da camera dell’Accademia Nazionale di Santa
Cecilia in Roma. Ha tenuto concerti
con l’Orchestra Nazionale della RAI e
in giro per il mondo nella doppia veste di solista e direttore.
Per l’elevato livello di virtuosismo, è uno dei pochi pianisti
italiani che ha scelto di misurarsi con le ardite pretese di Liszt.
LA DIDATTICA. All’intensa
attività concertistica affianca quella didattica ed è costantemente
invitato a presiedere le giurie
di vari concorsi pianistici nazionali e internazionali.
Dal
2010 al 2016 ha ricoperto il ruolo di Direttore
del Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma.
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